Non regalateci più dolore: Miss Italia posa contro la violenza sulle donne

Giusy Buscemi è appoggiata ad una parete nera, in un bellissimo abito rosso, truccata e pettinata per l’occasione, la festa di San Valentino. Ma non sorride. Stringe in mano un bouquet di rose, tutte rosse… tranne una, nera. Il suo volto è cupo, gli occhi sono quelli di una donna impaurita, stanca. Guarda fisso l’obiettivo della macchina fotografica come se guardasse il suo nemico: la violenza, che ogni giorno colpisce migliaia di donne. Sull’immagine un messaggio diretto, chiaro: “Non regalateci più dolore”.

Miss Italia richiama, in occasione della festa degli innamorati, il tema della violenza sulle donne, e approfitta della ricorrenza di domani per ribadire la necessità di tornare a coltivare l’amore che unisce uomo e donna, troppo spesso schiacciato dalla violenza, dal sopruso. «Questa foto di Giusy, così cupa, è un simbolo – ha detto Patrizia Mirigliani, molto sensibile al tema –  Ci sono solo due colori: quello dell’amore (rosso) avvolto in quello che richiama il dolore (nero). In un bellissimo mazzo di rose rosse purtroppo capita troppo spesso di trovarne anche una nera, quella ricevuta da tutte le donne maltrattate, vittime di soprusi».

Il concorso Miss Italia, con i suoi 74 anni di storia e di rispetto del mondo femminile, si schiera di nuovo in prima linea per richiamare un capitolo nero della società, e lavorare perché il fenomeno abbia fine. «La civiltà va avanti – dice Miss Italia – ma il problema dei soprusi sulle donne rimane costante». L’iniziativa del Concorso è una delle tante portate avanti ogni giorno dalle donne: tra le altre, è notizia di oggi l’uscita del libro “Questo non è amore”, pubblicato da Marsilio, che racconta venti storie di violenza domestica.

c.s. Miss Italia

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nato nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione