L’associazione animalista “DACCI UNA ZAMPA ONLUS “, che opera da molti anni nel territorio reggino con l’unico scopo di salvare i randagi della città, invita tutta la cittadinanza ad unirsi al corteo, che sfilerà sabato 9 febbraio alle ore 16,00, con partenza da Piazza De Nava e proseguirà lungo il corso Garibaldi per approdare a Piazza Italia, dove si discuterà con la popolazione e con la Stampa e si riporteranno testimonianze sul tema. All’iniziativa hanno aderito quasi tutte le associazioni animaliste e ambientaliste del territorio, invitate a far fronte comune per risolvere “la vergogna” cittadina del randagismo.
L’Associazione “DACCI UNA ZAMPA ONLUS “, che conduce da un decennio un’attività impari per salvare cani abbandonati da padroni senza cuore, randagi torturati impunemente da uomini folli, sostituendosi a quanto avrebbero dovuto fare le istituzioni preposte, ormai allo stremo delle forze, con il corteo cittadino intende fare lobby con tutte le Associazioni del territorio, per iniziare una campagna di “forte” pressione pubblica sugli enti istituzionali (Comune, ASP) preposti a regolamentare il fenomeno del randagismo nella nostra città nonché di sensibilizzazione e di coinvolgimento di tutti i cittadini. Forse la maggior parte dei reggini ignora che solo nella nostra città non è attivo un canile comunale, nonostante esista una struttura sita in Mortara di Pellaro formalmente inaugurata nel lontano 2008 , non esiste un pronto soccorso veterinario per soccorrere gli animali incidentati, non esiste alcuna iniziativa pubblica per la prevenzione del randagismo, come la sterilizzazione dei cani vaganti per legge di competenza dell’ASP, mentre la fa da padrone la zoomafia, che gestisce il business dei canili lager sovraffollati e fatiscenti, dove i cani si sbranano a vicenda per fame. Le storie di violenza, sopraffazione, sofferenza degli animali, cui assistiamo quotidianamente, costituiscono una vergogna che nessuna istituzione pubblica può sostenere, in quanto offendono, nella mancanza della norma elementare di rispetto verso gli animali, la sensibilità di tutti i cittadini. Pertanto sono invitati ad unirsi alla protesta non solo volontari e associazioni animaliste e ambientaliste ma tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra città, che vogliono condividere la scelta civile di stigmatizzare questa macroscopica “stortura” presente nel nostro territorio, che vogliono combattere la criminalità organizzata, che vogliono dare voce al lamento degli animali maltrattati, affamati torturati, seviziati, iniziando una lotta comune per il rispetto di diritti elementari ma negati solo nella nostra città.