Arriva per la prima volta in Italia dopo il successo ottenuto al Centre National d’Art Vivant di Tunisi nel febbraio 2011, la mostra d’arte contemporanea “Segni d’incontro – Agostino Ferrari e Nja Mahdaoui”. L’inaugurazione della mostra, si terrà questo pomeriggio, alle ore 18:00, e fino al 10 febbraio il Foyer del Teatro Comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria ospiterà l’esposizione. Esposizione, che, riunisce alcuni dei lavori personali più celebri dei due artisti e le opere a quattro mani realizzate nelle performance pubbliche a Reggio Calabria e in Tunisia. A cura della storica dell’arte Martina Corgnati, l’esposizione, è inserita nella programmazione di “CONFINI”, il Festival Internazionale delle Arti Visive del Mediterraneo promosso da Fondazione Horcynus Orca con Reves Aisb, Fondazione di Comunità di Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Charlie Chaplin e Associazione culturale Le rane (Por Calabria linea di Intervento 5.2.2.4 – Azione per lo sviluppo dell’Arte Contemporanea). Questo incontro artistico-umano, ha avuto un notevole significato culturale e politico: Ferrari, infatti, è stato il primo artista italiano di fama internazionale, all’indomani delle primavere arabe, a proporre un progetto insieme a un artista arabo in uno dei paesi più vicini all’Italia e recentemente interessato da radicali cambiamenti politici e istituzionali. La loro collaborazione è simbolo di speranza, amicizia, libertà e dignità su entrambe le rive del Mediterraneo. I percorsi di Agostino Ferrari, (pittore milanese allievo di Fontana), e di Nja Mahdaoui, (uno dei più grandi calligrafi e disegnatori del mondo arabo), sono partiti da basi culturali e tecniche molto diverse, ma nel tempo si sono avvicinate fino a convergere: il primo ha interpretato il segno puro della pittura astratta come possibile scrittura e l’ha elaborata tanto da sospingerla fino a sfiorare la soglia della significazione; mentre il secondo è partito dalla calligrafia araba spogliandola progressivamente dalla valenza significante e trasformandola in puro florilegio di decorazione e motivi ornamentali che mimano la logica del testo ma di fatto non lo sono più. . In occasione dei workshop artistici denominati “Cantieri d’Arte”, inseriti nel progetto del Festival Internazionale di Video Arte del Mediterraneo, sempre parte del progetto “Confini”, i due artisti sono stati ospiti dei laboratori formativi, e le performance realizzate a dicembre alla Facoltà di Architettura e davanti al Teatro Siracusa sono arrivate come un messaggio di scambio e di incentivo per arricchire le relazioni umane, mettendo al centro l’arte. Un punto d’incontro estetico, libero e diretto, capace di affrontare anche temi politici e culturali, senza schierarsi ideologicamente, ma semplicemente condividendo e apprezzando il contemporaneo, che inevitabilmente attinge sempre dal passato la sua forza espressiva. La mostra “Segni d’incontro”, presso il Teatro Comunale “Francesco Cilea”, sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 17.00 alle 20.00 (Ingresso gratuito).
Annamaria Milici