Meccanica Nova Bologna-Olympia ’68 Reggio Calabria: 66-48

Olympia ’68 Reggio Calabria: Certomà 6 (0/3, 3/6, 0/1), Servillo 6 (0/0, 3/4, 0/0), Costantino (0/0, 0/1, 0/2), Antonelli (0/0, 0/2, 0/0), Anechoum 1 (1/2, 0/0, 0/0), Linguaglossa 5 (3/4, 1/3, 0/3), Delibasic 21 (1/2, 10/19, 0/1), Melissari (1/1, 0/8, 0/5), Bertan 4 (2/2, 1/9, 0/1), Ballardini 4 (2/2, 1/2, 0/2) – All. Del Vecchio
Meccanica Nova Bologna: Nori 4 (0/2, 2/7, 0/0), Tassinari 11 (0/0, 4/9, 1/1), Crudo 10 (2/3, 4/4, 0/0), Calabrese 6 (0/0, 3/4, 0/3), Bonafede 7 (3/7, 2/7, 0/2), Santarelli 7 (3/4, 2/6, 0/0), Cigliani 8 (3/4, 1/3, 1/8), Cordisco ne, Allen 13 (1/3, 6/8, 0/0), Russo (0/0, 0/1, 0/0) – All. Scanzani

Parziali: 15-21; 35-32; 55-42
Arbitri: Ettore Zanotti (PC) – Alessandro Guidi (RE)
Spettatori: 250
Tiri da due: Libertas 24/49 (49%), Reggio Calabria 19/54 (35%)
Tiri da tre: Libertas 2/14 (14%), Reggio Calabria 0/15 (0%)
Tiri liberi: Libertas 12/23 (52%), Reggio Calabria 10/16 (63%)
Rimbalzi: Libertas 41 (29+12), Reggio Calabria 56 (31+25)
Recuperate/Perse: Libertas 38/29, Reggio Calabria 29/38
Assist: Libertas 7, Reggio Calabria 4
Valutazione: Libertas 75, Reggio Calabria 43

OLYMPIA 2012 – 2013

L’Olympia 68 perde a Bologna contro la Meccanica Nova, aiutata dalla dea bendata, ma anche da una direzione di gara che premia un gioco delle bolognesi che dire “maschio” è un eufemismo. Le premesse ci sono tutte: infortunio a cinque minuti dall’inizio della partita, della Servillo con frattura al gomito destro,  per un fallo in contropiede mentre la giocatrice reggina in terzo tempo stava tirando a canestro appoggiando la palla al tabellone. La sanzione:canestro valido ed un tiro libero che verrà realizzato dalla Melissari, che ha sostituito la Servillo perché accompagnata in Ospedale. La play, aveva iniziato con una prestazione monstre (6 punti realizzati, 4 palle recuperate, 1 rimbalzo e 2 assist) e Delibasic, la miglior giocatrice della gara (per lei 21 punti, 16 rimbalzi ed 1 stoppata), mandano un segnale molto forte e determinato alle bolognesi: “noi siamo qui per vincere”. Così anche Certomà, ottima la sua prestazione (6 punti e 15 rimbalzi),Anechum e Costantino, ma anche Antonelli, bello vedere la determinazione di un centro di 1,98 tuffarsi per recuperare una palla, nonché la Ballardini, e poi anche Melissari e Linguaglossa, nonostante non fossero in perfette condizioni fisiche per l’influenza di stagione (cfr. hanno giocato con la febbre). Infine Bertan, che nonostante un fastidioso dolore sciatico ha lottato come una leonessa sotto canestro. I risultati parziali, le statistiche ed i filmati dei canestri delle bolognesi nel proprio sito, propongono un accorciamento prospettico della realtà di una partita, già segnata per le calabresi, dall’infortunio della Servillo, dai falli fischiati alle reggine e dal tecnico chiamato alla panchina nel quarto tempino (cfr. solo perché coach Del Vecchio evidenziava ai direttori di gara, che il gioco delle bolognesi era oramai costantemente sopra le righe). Tutto ciò ha anche prodotto per le bolognesi più possessi e 23 tiri liberi.  Quindi, il risultato finale conferma una vittoria ed una sconfitta, ma niente di più. Solo 2 punti in classifica. Certo pesano ancora una volta 38 palle perse, ma questa volta il contesto e lo stato di salute giustificano. “Le ragazze mi sono piaciute – afferma il Presidente Melissari – sono state determinate e concentrate ed hanno capito ciò che ci attendiamo da loro. Sono rammaricato. Ero entrato per la prima volta nel tempio del basket italiano: il PalaDozza.  Noi eravamo lì, in un luogo di magia, lì a fare fotografie ad essere felici perché simbolicamente continuando nella tradizione, stavamo celebrando il basket e ancor di più avremmo potuto dire, noi ci siamo stati. Dopo tanti anni una squadra di Reggio Calabria di serie A è tornata a gareggiare contro una squadra di Bologna al PalaDozza. L’augurio era che in campo i protagonisti fossero le giocatrici, così come è giusto che sia; pensavo entrambe le squadre lotteranno e daranno tutto per vincere. L’importante, mi dicevo, è assistere ad una partita di basket, ad un gioco corretto e dove alla fine prevarrà la squadra migliore e non quella che ha avuto molti vantaggi. Un’opportunità sciupata da un non corretto arbitraggio. Autorizzare incoscientemente quel tipo di gioco che si è visto in campo e non sanzionarlo è un cattivo esempio. Quanto successo alla Servillo, poteva essere evitato e non fa bene al basket!  Entri in campo per disputare una gara in cui l’infortunio è dietro l’angolo e ci può stare, ma quando il lasciar fare non viene immediatamente corretto e produce danni alla salute, chi assiste si fa un idea ben precisa: il basket è uno sport violento. Una immagine negativa per tutti e soprattutto per le giovani cestiste e per i genitori che li accompagnano. Ma alle mie ragazze, oggi dico grazie, per quello che siete state, grazie per quello che siete, grazie ancor di più per quello che sarete: un esempio di sportività e correttezza nel gioco.”

Carlo Vetere – U.S. – Olympia 68 Basketball

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