“Dopo il nulla di fatto sulla riforma dell’Afor, a causa dei differenti punti di vista sulla natura giuridica della nuova azienda, il Consiglio regionale nella sua ultima seduta ha approvato alla quasi unanimità la legge sulla ‘gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale’. Si tratta di un provvedimento di notevole importanza per il governo degli oltre 600.000 ettari di boschi, appartenenti per circa il 10% alla regione ed il restante 90% ai comuni ed ai privati”. E’ quanto afferma, in una nota, il presidente dell’Uncem Vincenzo Mazzei che sollecita l’assegnazione del settore forestazione alle Unioni dei Comuni che dovrebbero sorgere nella regione. “Logica vorrebbe – aggiunge Mazzei – che l’assetto da dare alla forestazione, tenesse conto di tutto ciò e fosse funzionale agli indirizzi strategici della nuova normativa. Abbiamo espresso in ogni sede la netta contrarietà alla costituzione di una mega Azienda nella quale concentrare oltre alle competenze dell’Afor, anche gli interventi a favore della montagna. E ciò, non per difendere l’esistenza delle Comunità montane che hanno comunque svolto un’importante funzione a sostegno dei piccoli comuni e dei territori più marginali della nostra regione, ma perché inutile. La nostra proposta, in perfetta sintonia con quanto sancito dal legislatore nazionale, é volta a garantire la nascita anche in Calabria delle Unioni di Comuni montani, che così come previsto dall’art. 19, della legge n. 135, del 7 agosto 2012 sulla ‘spending review’, sono destinatarie non solo della gestione delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni, ma anche degli interventi sui territori montani disposti in attuazione dell’art. 44 della Costituzione”. “L’obiezione che ci è stata finora rivolta dall’Assessore Trematerra – sostiene ancora Mazzei – consiste nel fatto che a costituire le Unioni non può essere la Regione ma i Comuni. Ebbene, ne siamo pienamente consapevoli. L’Assessore, però, trascura un particolare non secondario. Dimentica, infatti, che l’art. 117 della Costituzione, assegna alle Regioni la competenza esclusiva in materia di organizzazione delle forme associative fra gli enti locali e che ovunque, tranne che in Calabria, sono state approvate specifiche norme che incentivano la nascita delle Unioni, per dare forza ai piccoli Comuni, garantire il miglioramento dei servizi e ridurre i costi di gestione”.
Giuseppe Dattola