La politica adesso si fa su Twitter

Nell’era dei social-network, ecco che tutti scendono in campo attraverso queste nuove tecnologie. Mai esempio di un famoso motto in voga molti anni orsono è stato preso ad esempio: “IL CINEMA E’ L’ARMA PIU’ FORTE DELLO STATO”, naturalmente con le dovute innovazioni tecnologiche. Ecco che se S.A.R. la regina d’Inghilterra sta preparando il suo discorso alla nazione in 3D, Sua Santità Benedetto XVI° risponde con l’apertura di un account Twitter… Ma la cosa che lascia tutti di stucco è la discesa in campo politico dell’ormai ex presidente del consiglio, Mario Monti, che annuncia la sua entrata nella Kermesse elettorale tramite una messaggio su Twitter alle 23:31 del 25 dicembre con il seguente testo : “Insieme abbiamo salvato l’Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi si. “Saliamo” in politica!”; qualche minuto dopo, dall’account aperto poco dopo la conferenza stampa di fine anno (@SenatoreMonti), ribadisce: “Insieme …’Saliamo’ in politica! #AgendaMonti agenda-monti.it”. Monti riceve il pieno appoggio del “Nuovo Centro” formato da Montezemolo, Casini, Cesa e dall’ex ministro Riccardi, dandogli la leadership e pini poteri nelle decisioni e nell’organizzazione della lista o delle liste… Nell’intervista rilasciata a Lucia Annunziata, Monti ribadisce che ha bisogno di un “mandato elettorale” e “politico”, in particolare dalla “società civile” e da quelle persone che “mi dicono: ‘mi ha tartassato, ma mi fido perche’ sei una persona seria”. Risponde Angelino Alfano dalla sua pagina pubblica su Facebook affermando : “Agenda Monti, un’agenda, tre certezze: Imu, patrimoniale, più Iva. Verificare per credere” Pierluigi Bersani risponde dalle telecamere del TG2 dichiarando : “Ho il massimo rispetto per lui, ora aspettiamo di vedere se sarà sopra le parti e o sceglierà piuttosto una parte. Questo non l’ha chiarito. Nell’Agenda Monti, intanto, non ho visto nulla di sorprendente. Ci sono alcune cose condivisibili, altre un po’ meno, altre su cui si può discutere”. Intanto secondo stime di Federconsumatori ed Adusbef, per il 2013 tra alimentari, biglietti dei treni, rc auto, bollette, bolli e servizi postali e bancari, pedaggi, tariffa rifiuti e ricadute dell’Imu gli aumenti saranno ”insostenibili”, pari a 1.490 euro. E a rincarare la dose ci si mette anche l’ISTAT il quale rende noto che l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane a dicembre scende a 75,4 da 76,5 di novembre; che si tratta del livello più basso dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal gennaio del 2006. Diciamo che il 2012 si conclude non tanto bene per “l’azienda Italia” e che le previsioni per il 2013 non sono di certo le più rosee.

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About the Author: Carlo Viscardi