Disoccupazione, che fare?

Notizia appena resa pubblica dall’ ISTAT, Il tasso di disoccupazione a ottobre supera la soglia dell’11%, raggiungendo l’11,1%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su settembre e di 2,3 punti su base annua. E’ il dato peggiore dall’inizio della rilevazione mensile della percentuale di disoccupazione, e se torniamo indietro nel tempo, parlando di trimestralità, non si registrava un incremento tale dal 1999… Ciò dice tutto, non è commentabile. Sempre su base ISTAT, la disoccupazione giovanile (15 – 24 anni) ad ottobre è al 36,5%, la più alta dall’inizio delle rilevazioni mensili, quindi dal 2004, e retrocedendo alle rilevazioni trimestrali si arriva al IV° trimestre del 1992; osservando che sempre l’istituto di statistica, afferma che le persone in cerca di lavoro nel delta 15 – 24 anni, sono all’incirca 639.000. A ottobre il numero record di disoccupati deriva da un aumento del 3,3% su base mensile, con quasi cento mila persone in più alla ricerca di un impiego rispetto a settembre (+95 mila), mentre su base annua si contano 644 mila disoccupati in più, con un rialzo del 28,9%. Senza entrare troppo nel tecnico e dei numeri possiamo rilevare che a ottobre 2012 gli occupati sono 22 milioni 930 mila, sostanzialmente stabili rispetto a settembre. Su base annua si registra un calo dello 0,2%, -45 mila unità. Lo rileva l’Istat. Il tasso di occupazione è così pari al 56,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale, invariato rispetto a dodici mesi prima. Il Paese, stà aspettando, ormai da più di un anno, che questo governo tecnico, si attivi per tamponare e dare inizio ad una ripresa di questa “benedetta” econmia, ma gli effetti e le decisioni prese fino ad ora, non sembrano aver avuto alcun effetto. Il 2012 volge alla fine e le tasche di noi italiani sono sempre più vuote. I Vari decreti legge, fra cui il famosissimo “salva Italia”, o l’ancora più famosa “legge sulla delega fiscale” sono entrate in atto o sono in fase di attuazione, ma nulla sembra servire, anzi il “nostro” premier Monti, afferma che se si continuerà così la spesa per la sanità pubblica non sarà più sostenibile… Saranno forse messaggi subliminali sul fatto che presto dovremo sottoscrivere polizze assicurative integrative?!?

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About the Author: Carlo Viscardi