Santo Stefano d’Aspromonte (RC): stavano trafugando legname a ridosso del Parco Nazionale d’Aspromonte. 7 arresti

Nella mattina di ieri, sette soggetti, quasi tutti appartenenti al medesimo gruppo familiare, sono stati sorpresi ed arrestati in flagranza di reato dal personale del Corpo forestale dello Stato mentre erano intenti a trafugare materiale legnoso a ridosso del Parco Nazionale d’Aspromonte, in un’area boschiva ad elevata valenza paesaggistico ambientale di proprietà della Regione Calabria e gestita dall’A.Fo.R. – Servizio Provinciale di Reggio Calabria, sita in località “Verne – Mancuso”, a ridosso della rinomata località turistica di Gambarie d’Aspromonte. Questi i fatti. Durante un controllo del territorio mirato alla prevenzione generale, in ottemperanza delle disposizioni impartite dal Comando Provinciale, il personale di una pattuglia del Comando Stazione di San Roberto, in prossimità di una pista in terra battuta, fermava ed identificava due individui a bordo di un autocarro, tali A.A. e I.V., intenti a trasportare del materiale legnoso di faggio al di fuori del bosco. Dalle sommarie informazioni fornite dai due soggetti si veniva a conoscenza della presenza di altri soggetti all’interno del lotto boschivo che stavano abbattendo diverse piante di faggio di grosse dimensioni. A seguito di tali prime informazioni, per il tramite della Centrale Operativa Regionale, venivano fatte convergere sul luogo altre pattuglie afferenti ai Reparti di Gambarie d’Aspromonte e Sant’Eufemia d’Aspromonte, nonché veniva interessato il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale stesso. Una volta accertata l’identità di tutti i soggetti, si accertava che il taglio degli alberi di faggio e l’asportazione del materiale legnoso venivano effettuate senza le prescritte autorizzazioni da parte dell’Ente proprietario. Con tali presupposti, si procedeva all’arresto dei sette soggetti che, su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria , venivano posti ai domiciliari. Gli indagati dovranno rispondere del reato di furto di materiale legnoso, di cui agli artt. 110, 624 e 625 del codice penale, nonché del reato di deturpamento ed alterazione di bellezze naturali ai sensi dell’art. 734 del predetto codice.  L’autocarro e la motosega impiegati per le operazioni di taglio ed esbosco del materiale legnoso, nonché i circa 150 quintali di materiale legnoso già tagliato e depezzato trovato sull’autocarro e nel luogo dove stava avvenendo il taglio abusivo, venivano sottoposti a sequestro penale e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Di seguito, l’elenco dei soggetti tratti in arresto:

  • S.P., di anni 58
  • S.D., di anni 28
  • S.I., di anni 25
  • S.D., di anni 32
  • S.A., di anni 65
  • I.V., di anni 41
  • A.A:, di anni 46

In particolare, è emerso che il S.A. era stato già tratto in arresto nel 2004 per aver favorito la latitanza di G.M., detto “ U tiraddrittu”, catturato nel febbraio dello stesso anno a Santa Venere di Trunca, alle porte di Reggio Calabria, insieme al genero P.G.. Nell’udienza tenutasi in data odierna, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria ha convalidato gli arresti, non disponendo altre misure cautelari, ed ha fissato l’udienza di merito con il rito abbreviato per il febbraio prossimo. Il risultato operativo conseguito nella giornata di ieri è frutto della capillare attività di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione generale ed alla repressione dei reati in danno del patrimonio ambientale e naturale, posta in essere dai Reparti del Corpo Forestale dello Stato in tutta la provincia di Reggio Calabria, con particolare attenzione alle aree montane e rurali.

F.to Il Comandante Provinciale Giorgio Maria BORRELLI

ufficio stampa

CORPO FORESTALE DELLO STATO COMANDO PROVINCIALE

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