Intervista con Pasquale Melissari (Olympia Basket)

Pasquale Melissari

Ecco le sensazioni del presidente dell’Olympia Pasquale Melissari, guida di un Olympic che si appresta a vivere l’espereinza della Serie A2 femminile: “Questo nuovo incarico è un impegno sociale e da un lato è certamente un´occasione di crescita per me, dall´altro lato lo vivo come una fatica pensando a quante energie dovranno essere spese per far comprendere l´importanza di aver riportato in Calabria e a Reggio Calabria, Città Metropolitana, la serie A femminile” L´Avvocato Pasquale Melissari, che è nato e vive tra Reggio Calabria e il resto dell´Italia, affronta una nuova avventura. Proprio in questi giorni è Presidente dell´A.S.D. Olympia 68 Basketball, l´unica società sportiva di pallacanestro in Calabria che milita in un campionato di serie A2. Molti nella pallacanestro l´hanno conosciuta prima come il papà di Giulia Melissari, poi come il Patron dell´OlympiaBasket, ora come il Presidente di una squadra di A. Dell´uomo e del professionista si conosce quasi tutto, ma cestisticamente parlando chi è Pasquale Melissari? “Nel DNA dei Melissari vi è un quinto elemento (gli elementi del DNA sono quattro): il Basketball. Una mia Zia ha giocato a basketball negli anni quaranta, subito dopo la guerra. Io e mio fratello Gianfrancesco lo abbiamo praticato da ragazzini fino a venti anni, ma lo abbiamo abbandonato per la prematura scomparsa di mio padre che ci ha catapultato immediatamente nel mondo del lavoro ed in quello delle responsabilità; devo dire con buoni risultati e successi con VIOLA, CAP, OLYMPIA e anche una finale nazionale Juniores, ai tempi di Magnifico, Tombolato,Cattini, Gilardi e tanti altri. Diversamente da mio fratello, che è rimasto sempre nel basket maschile contribuendo alla crescita del progetto CAP a Reggio Calabria, sono ritornato a seguire il basket nel 1998, poiché un mio amico che insegnava in una scuola elementare, dove Giulia era iscritta, mi invitò a vedere una partita in cui mia figlia giocava, dicendomi che avrei avuto delle piacevoli sorprese. Così fu! Giulia in quella circostanza simanifestò ai miei occhi di ex atleta, come un vero talento naturale. In verità risvegliò in me interesse e passione, che pensavo oramai cessate. Nel 2010 vennero a trovarmi MimmoNucera un vecchio amico dei tempi dell´Olympia maschile e Giovanni Dattola ex Presidente dell´Olympia femminile ai tempi in cui militava in A2 (cfr. anni ´70), i quali mi dissero che l´Olympia dopo 44 anni chiudeva e che forse un mio intervento poteva evitare l´evento. Così fu! Il primo anno il mio ruolo fu quello di coinvolgere tutte le società femminili della Città verso un unico progetto, ma non fu capito, da ciò compresi che dovevo metterci la faccia e sponsorizzare personalmente il progetto. Chiesi aiuto agli amici di sempre, Gigi Rossi, Mimmo Melara ed Enzo Porchi ai quali spiegai quale era l´idea e gli obiettivi che insieme potevamo raggiungere sia sul campo, sia fuori dal campo. In questi due anni oltre loro, ho incontrato uomini che hanno fatto grande la Pallacanestro italiana e non solo, con i quali si è instaurato un ottimo rapporto di amicizia: Dan Peterson, Fabio Fossati, Santino Coppa.” Risorse economiche importanti. Cosa si può fare per il basket: “ “Il basket è il miglior modello di organizzazione competitiva. Chi lo pratica acquisisce delle abilità, che trasferite nel mondo del lavoro consentono di avere un passo in più ed una intelligenza più vivace e più dinamica. Nel basket, purtroppo, siamo all´annozero. In una intervista di due anni fa rappresentai quanto sarebbe accaduto e gli effetti di tali eventi. Molti Clubs oggi ritornano ai giovani, non perché pensano a loro come una risorsa etica-sociale di crescita del proprio territorio, bensì come una risorsa economica. Noi abbiamo fatto un campionato dove abbiamo giocato 24 partite di cui, 22 vinte, una persa ed una pareggiata. Campionato che abbiamo vinto, conquistandocontemporaneamente due promozioni sul campo, prima l´A3 e poil´A2, con un roster di 9 under indigene, cioè ragazze di Reggio, suuna rosa di 12 atlete. In definitiva, la scelta non può essere questa: poiché le giocatrici seniors mi costano di più, utilizzo leunders che mi costano di meno. Queste scelte sono immorali e dannose non solo per il basket ma soprattutto per la nostra società. Di fatto le atlete diventano merce, mentre sono persone e tali anche normativamente per la federazione devono essere considerate. Non bisogna mai dimenticare che sei cittadino di una comunità con diritti e doveri: quella sportiva. Qualsiasi attività dilettantistica deve essere collegata obbligatoriamente ad un progetto di crescita educativa, in quanto al centro del sistema c´è sempre la persona-atleta.”. Cosa propone: “Intanto, nel basket femminile occorre eliminare le disparità di trattamento che sono presenti nei regolamenti della Federazione, per rendere effettiva l´equiparazione tra uomini e donne.”Una rivoluzione: “Se esistono delle norme nel sistema pallacanestro che devono essere eliminate e/o migliorate, ognuno di noi deve darsi da fare ed agire. Prevenire e sempre meglio che curare un movimento sportivo prima che imploda. E´ il momento delle scelte e delle responsabilità. Per quanto ci riguarda siamo pronti per la costituzione della Lega del Mediterraneo, dove non esistono parametri, né vincoli, né altre tipologie di tasse e dove più di ogni altra cosa sai che il tuo luogo è il Mediterraneo e non un girone che ipocritamente è chiamato Sud ma giocano squadre del nord-italia (Bologna (Nord-Orientale), La Spezia (Nord Occidentale) e da Reggio Calabria, da Ragusa, e da Ariano Irpino e viceversa,devi recarti nelle città più lontane con costi e gestioni non più sopportabili, mentre nel girone Nord le i campi dove giocano lesquadre sono facilmente raggiungibili. Perché solo alcune devono sopportare tale disagio, mentre altre no.”Presidente rumors dicono che ha realizzato una partnership con Catania (Serie B) e Priolo (Serie A1) in che cosa consiste: “”Esiste una collaborazione che si dovrà concretizzare in un progetto che vedrà impegnate allo stato tre società (B,A2,A1), i termini sono in progress. Intanto, questi rapporti di amicizia con il Presidente Fabio Ferlito e con Santino Coppa, ci consentirà di confermare Tania Bertan a cui teniamo molto e di ottenere in prestito Mariaclara Catrini una under del ´95 che già abbiamo apprezzato per la serietà e la determinazione, oltre naturalmente per il tasso tecnico, che arriva da Catania via Cervia. Con Catania, poi, faremo l´under19. Il progetto naturalmente è molto più complesso ed aperto anche ad altre società siciliane e calabresi, naturalmente del settore femminile.”. Presidente quali gli obiettivi nel campionato che verrà: “”Ben figurare, far maturare le nostre giovani, consolidare il gruppo già esistente, costruire un team che entro due anni potrà raggiungere l´A1 e poi sognare, naturalmente se sopravvivremo alla crisi.

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