Il Dirigente generale del Dipartimento Pietro Manna è intervenuto alla Giornata di presentazione del volume: “L’Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (CPT), il decentramento delle funzioni sul territorio Servizio Idrico Integrato e la Gestione dei Rifiuti Urbani nella Regione Calabria”. La manifestazione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, patrocinata da Regione e Ministero dello Sviluppo economico, si è tenuta all’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, coordinata e introdotta da Antonio Viscomi, Ordinario di Diritto del Lavoro alla Facoltà di Giurisprudenza. Il progetto Conti Pubblici Territoriali (CPT), unico in Europa per le sue caratteristiche e specificità, è finalizzato alla misurazione dei flussi finanziari sul territorio, ed ha colmato uno storico vuoto informativo sulla misurazione dei flussi finanziari pubblici italiani a livello territoriale, allargando l’universo di riferimento all’extra pubblica amministrazione e rendendo possibile una programmazione più informata e consapevole e collocandosi nel dibattito teorico e nel panorama internazionale come un importante punto di riferimento. “I Conti Pubblici Territoriali a supporto della valutazione e della programmazione regionale, il caso del Servizio Idrico Integrato e della Gestione dei Rifiuti Urbani” sono stati i temi presentati da Mariella Volpe, Responsabile Sistema Conti Pubblici Territoriali (CPT), Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici (UVAL_DPS_MISE) del Ministero dello Sviluppo Economico, la quale si è soffermata su come “la metodologia adottata per la costruzione dei CPT, non potendo far riferimento a esperienze simili, è caratterizzata da un progressivo affinamento. La Banca Dati è dunque sottoposta a periodiche revisioni per le serie delle entrate e delle spese. I Conti Pubblici Territoriali – ha spiegato ancora – sono prodotti da una Unità Tecnica Centrale, operante nell’ambito dell’Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, e da 21 Nuclei operativi presso ciascuna Regione”. Il Dirigente Generale al Dipartimento Bilancio e Patrimonio della Regione Calabria Pietro Manna si è invece soffermato nel suo intervento sul sistema di decentramento e di funzioni “per capire – ha detto – se la proliferazione di vai soggetti istituzionali nella macchina amministrativa sia davvero utile oppure presenta limiti e disfunzioni, soprattutto in nuovo quadro economico caratterizzato da risorse più esigue. Paradossalmente – ha aggiunto Manna – si è ecceduti nel decentramento tanto che oggi si avverte la necessità di una riforma di tutto il sistema”. Manna ha poi ringraziato il Nucleo Operativo della Calabria, coordinato dalla Dirigente Rosaria Guzzo e composto da Giacomo Giglio, Giuseppe Costa, Stefania Buonaiuto, Francesco Sassone, Rosaria Iacopino e Giuseppe Merante, “per il prezioso lavoro svolto che consente al Dipartimento Bilancio regionale di utilizzare i dati forniti e le relative comparazioni regionali per una migliore programmazione amministrativa che innalzi soprattutto i livelli di efficienza e di servizi verso i cittadini”. I lavori sono stati completati da una serie di interventi programmati: “Il decentramento delle funzioni sul territorio nella Regione Calabria” da parte di Rocco Reina, Docente di Organizzazione Aziendale Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro; “Analisi delle politiche ambientali: il caso della raccolta differenziata” di Bruno Gualtieri, Direttore Generale Dipartimento Politiche dell’Ambiente Regione Calabria e “Il Servizio Idrico Integrato nella Regione Calabria” di Quirino Lorelli, Consigliere della Corte dei Conti. A margine dei lavori, l’Assessore Mancini, in riferimento all’importanza dei temi trattati, ha voluto sottolineare come “troppo spesso ci si trova di fronte ad indagini e dati che presentano problemi di accuracy, adeguata concettualizzazione e rilevazione del dato, e di relevance, con disaggregazione e tempi non rispondenti alle esigenze dei soggetti decisionali. Troppo spesso – ha aggiunto Mancini – i dati della programmazione sono esclusivamente dati sull’offerta e sulla domanda che assumono una funzione estetica, simbolica, quasi separata. Più che sostenere una decisione, contribuiscono a definire il contesto, non utilizzando compiutamente la loro valenza informativa. Qualsiasi attività o scelta di politica economica, si sviluppa in uno territorio definito: ogni ente presente sul territorio regionale, in primis la Regione, nell’effettuare le proprie scelte, deve tenere conto simultaneamente di vari elementi: dai bisogni espressi o latenti della popolazione alle sue aspettative, correlandole al mix di risorse che si è in grado di mettere in campo. Una profonda e analitica conoscenza – ha proseguito Mancini – facilita l’identificazione dei fattori che governano la distribuzione dell’attività economica nel territorio regionale ed i processi di sviluppo territoriale, nonché l’elaborazione di politiche di intervento dirette a influenzarli. Comprendere quanto accade nello spazio regionale permette di interpretare la crescita e lo sviluppo economico, l’occupazione, la disoccupazione e la distribuzione del reddito, ma soprattutto, nel caso dei Conti Pubblici Territoriali, l’andamento della spesa pubblica per categoria e per settore economico. L’utilizzo dei Conti Pubblici Territoriali è quindi strategico – ha concluso l’Assessore Mancini – per indagare gli effetti delle politiche economiche e delle norme regionali, nazionali e sovra-nazionali, sul territorio regionale e quale base per successive analisi e scelte”. g.m.
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