Scontri ad Atene in occasione della visita ufficiale di Angela Merkel. I manifestanti hanno dato alle fiamme bandiere con le svastiche in segno di protesta verso la cancelliera tedesca. Durissimi gli scontri tra manifestanti e polizia, con lancio di lacrimogeni e spray urticanti, sassaiole. Epicentro degli scontri piazza Syntagma, vero e proprio campo di battaglia. Gli agenti hanno avuto il loro da fare per cercare di contenere la folla. Obiettivo dei dimostranti era abbattere la barricata che consente l’accesso alla zona rossa in cui Angela Merkel ha incontrato il premier Antonis Samaras. Fortunatamente la blindatura della città ha retto, e i manifestanti sono stati bloccati fuori dal confine. Nonostante il divieto assoluto a manifestare imposto dalla polizia, c’è stata una fortissima partecipazione alla manifestazione, indetta dai due maggiori sindacati greci, Gsee and Adedy. Dal canto suo Angela Merkel non si è scomposta per nulla di fronte ai manifestanti, aprendo il proprio intervento con delle costatazioni: «La Grecia ha fatto molti passi avanti ma molto resta ancora da fare. Non bastano le misure di austerità che sono state prese sinora ma bisogna lavorare anche per lo sviluppo. Vogliamo che la Grecia resti nell’Euro. Molto è stato fatto, le riforme pagheranno». Mentre fuori impazzava la violenza, la polizia ha effettuato alcune decine di fermi preventivi attorno a piazza Syntagma, per impedire un’escalation della protesta: la polizia ha arrestato tre persone e ne ha fermate altre 35. Secondo le cifre della polizia i manifestanti sarebbero stati 40mila, mentre le organizzazioni delle lavoratori ne hanno stimati molti di più.
Salvatore Borruto