Madrid si ritorna in piazza

Dopo le durissime proteste e gli scontri dei giorni scorsi, si è tornati in piazza a Madrid. Nella giornata di ieri infatti, il “coordinamento 25S” ha tenuto una conferenza stampa nella Piazza di Nettuno a Madrid,  davanti alle transenne della polizia. Dopo gli scontri durissimi con la forze dell’ordine, il coordinamento ha denunciato la presenza di poliziotti in borghese, autori della scintilla che ha fatto divampare la violenza. Situazione complicata quella spagnola. Il governo di Mariano Rajoy ha varato la cosiddetta “cuentas más austeras de la democracia” (la manovra più rigorosa della Spagna democratica). Tra le misure previste dalla finanziaria, che tra l’altro prevede tagli per 39 miliardi di euro, vi sarebbe anche il blocco del turn-over per i funzionari pubblici, con un tasso di sostituzione che potrà arrivare al massimo al 10%, contro uno ogni dieci attualmente in vigore. I salari dei funzionari pubblici resteranno congelati anche nel 2013, dopo il taglio del 5% deciso tre anni fa. Al momento invece sembra confermato il ritorno delle tredicesime. Intanto divampano le polemiche nei confronti del Governo. Critiche piovono da più parti, relativamente alla gestione dell’ordine pubblico. Troppo ruvide le cariche della Polizia, e una manifestazione che si annunciava pacifica si è trasformata in una battaglia feroce, terminata con 35 arresti e 64 feriti, tra cui 27 agenti. Da un lato e dall’altro della barricata la violenza l’ha avuta da padrona, con durissimi scontri da guerriglia urbana. Il Governo dal canto proprio ha fatto quadrato attorno alle forze dell’ordine e Jorge Fernández Díaz, il ministro dell’interno ha dichiarato che: «La polizia si è comportata magnificamente, assolvendo al proprio compito. La ragione degli scontri va ricercata nella violenza estrema e nell’atteggiamento di alcuni manifestanti troppo violenti».

Salvatore Borruto

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