Proseguono i disordini e le manifestazioni contro l’Occidente nei paesi musulmani. Questa volta però, un ministro pachistano ha ben pensato di mettere una taglia sulla testa del regista del film che ha scatenato le proteste. Una ricompensa di 100 mila dollari a chi ucciderà l’autore del film contestato. Ghulam Ahmed Bilour, alla guida del dicastero delle Ferrovie, ha rivolto un appello alle persone benestanti: «perché mettano a disposizione denaro e oro per colui che vendicherà con il sangue la pellicola blasfema realizzata da un cristiano copto». Come se tutto questo non bastasse, nella giornata di ieri sono continuate le proteste dei gruppi religiosi islamici a Islamabad e Lahore. Non si sono registrate violenze, ma la polizia ha arrestato oltre 130 persone responsabili dei disordini dei giorni scorsi, che hanno provocato 26 morti e oltre 200 feriti.
Salvatore Borruto