Le dimostrazioni contro il Giappone sulla questione delle isole Diaoyu/Senkak, hanno preso di mira l’ambasciatore americano in Cina. Almeno una cinquantina di dimostranti hanno letteralmente assaltato l’auto dell’ambasciatore Gary Locke, senza recare danni agli occupanti del veicolo. Secondo le prime notizie, l’assalto è avvenuto all’esterno dell’ambasciata statunitense, che si trova nei pressi di quella giapponese, dove ieri migliaia di persone protestavano contro le rivendicazioni di Tokyo sulle isole contese. La situazione sta prendendo una brutta piega, e anche per questo il segretario alla Difesa Leon Panetta, nella giornata di ieri si è recato a Pechino, per cercare di calmare le acque. Sia l’ambasciata che il dipartimento di Stato Usa hanno espresso preoccupazione per l’episodio chiedendo al governo di Pechino di garantire la sicurezza dei cittadini statunitensi. Molto preoccupato il ministro delle Finanze nipponico, Jun Azumi: «Attaccare i produttori giapponesi non porta benefici alla Cina, mentre i due Paesi dovrebbero cooperare per guidare l’economia globale».
Salvatore Borruto