Tensione alta fra i due giganti d’oriente. Il Giappone e la Cina infatti sono ai ferri corti: motivo del contendere le Senkaku, isole disabitate controllate dal Giappone e rivendicate dalla Cina. Con una mossa a sorpresa Pechino ha deciso di inviare attorno le acque antistanti le isole, un migliaio di pescherecci, con il fine di indurre il Giappone a lasciare le isole situate all’interno del Mar Cinese. Il Giappone dal canto suo non si lascia impressionare e fa sapere attraverso i propri canali diplomatici, con l’appoggio americano che: «Giappone e Stati Uniti concordano sul fatto che il trattato sulla Sicurezza tra i due Paesi copra anche le Senkaku». Il trattato infatti, prevede un intervento americano se il Giappone dovesse essere aggredito. Ma, ovviamente, tutte le parti in causa puntano a tenere la controversia sotto controllo. A mettere le cose in chiaro ci ha pensato il segretario alla Difesa americano, Leon Panetta: «Gli Stati Uniti, per politica, non tengono posizione sulle rivendicazioni della sovranità. Detto questo, ci aspettiamo che questi problemi siano risolti pacificamente. E anche se capiamo le differenze in questo caso riguardo la giurisdizione, è estremamente importante che gli strumenti diplomatici di entrambe le parti siano utilizzati per cercare di risolvere questi problemi in modo costruttivo. In altri termini, è nell’interesse di tutti, ed è nell’interesse di ognuno di noi, che Giappone e Cina mantengano buone relazioni e trovino un modo per evitare un’ulteriore escalation dei rapporti».
Salvatore Borruto