Le grandi proteste causate dal film su Maometto, hanno dato nuova linfa al movimento fondamentalista di Al Qaeda. Il ramo yemenita dell’organizzazione ha diramato un comunicato in cui si esorta a colpire il nemico comune: l’occidente. «Chiunque incontri ambasciatori o emissari americani dovrebbe seguire l’esempio dei libici, che hanno ucciso l’ambasciatore Usa»,si legge nel comunicato. «Il film pubblicato in America insulta il nostro profeta Maometto, che la pace sia con lui, e fa parte della continua crociata contro l’Islam». Nel comunicato inoltre un invito ai musulmani che vivono in Occidente a colpire obiettivi chiave: «Sono maggiormente in grado di fare del male e colpire il nemico più agevolmente di noi». La protesta intanto dilaga ovunque: Tunisia, Sudan, Egitto, Australia, Libano. Ovunque le ambasciate americane sono state prese di mira, con la fuga del personale diplomatico. Migliaia gli islamici scesi in piazza ieri dal Nord Africa al Sud-Est asiatico, nel primo venerdì di preghiera dopo la messa in rete su Youtube dell’offensivo film su Maometto. Intanto il regista del film ha un nome preciso: si tratta di Alan Roberts, autore 65enne specializzato in B-movie erotici come “The happy hooker goes Hollywood”. Il regista potrebbe però essere stato ingannato da Nakoula Basseley, il produttore copto del film blasfemo, che è già sotto la sorveglianza della polizia americana. Nella notte infatti, l’Fbi ha interrogato il produttore di origini egiziane che ha ammesso di essere il vero artefice della provocazione anti islamica.
Salvatore Borruto