Non accenna a placarsi la protesta antioccidentale in diversi paesi musulmani. Gli scontri più gravi sono avvenuti in Libano, dove un manifestante è morto e 25 persone sono rimaste ferite. La situazione è molto arroventata dappertutto. Giunge notizia che dei manifestanti hanno fatto irruzione nella sede dell’ambasciata tedesca a Khartum e vi hanno issato la bandiera islamista, ammainando quella tedesca. Sotto attaccato anche l’ambasciata britannica: al momento sul posto è intervenuta la polizia che ha cercato di allontanare circa 5.000 manifestanti con il lancio di lacrimogeni.
Sempre in Libano alcune centinaia di persone hanno dato fuoco a un locale della catena di ristorazione americana Kentucky Fried Chicken (Kfc) di Tripoli, principale porto nel nord del Libano.
La protesta, lo ricordiamo, è divampata dopo la proiezione di un film sul profeta Maometto, ritenuto assai offensivo da tutto il mondo islamico. Il Venerdì di preghiera in molti paesi, si è trasformato in una giornata di guerriglia urbana vera e propria, con incendi, sassaiole, tumulti e assalti in grande stile alle ambasciate occidentali in terra araba.
Salvatore Borruto