E’ stata sottoscritta a Roma la convenzione tra l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e il Corpo forestale dello Stato. Essa prevede una costante collaborazione tra i due enti in materia di gestione e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie. Secondo il protocollo d’intesa, il Cfs fornirà all’Agenzia un supporto operativo in tema di sopralluoghi sui territori interessati e redazione di stime riguardanti i beni confiscati che rientrano in zone montane e rurali. Il Corpo forestale metterà inoltre a disposizione il proprio supporto informatico denominato Sistema Informativo della Montagna (Sim) per la catalogazione dei sopralluoghi nelle aree rurali o montane sottoposte a sequestro o confisca. “Il protocollo – afferma il direttore dell’Anbsc, prefetto Giuseppe Caruso – costituisce un’ulteriore, grande opportunità nella lotta alla criminalità organizzata mediante l’aggressione ai beni patrimoniali illecitamente acquisititi e il loro utilizzo anche per fini sociali. La specializzazione del Corpo forestale potrà essere di fondamentale supporto sia per le risorse disponibili dell’Agenzia nazionale sia per tutti i Nuclei di supporto operanti presso le Prefetture dell’intero territorio nazionale”. “Il Corpo – ha osservato da parte sua il capo del Corpo forestale, Cesare Patrone – non mancherà di fornire il proprio apporto di competenze tecniche e di polizia per far sì che i beni un tempo della mafia, oggi dello Stato, tornino alla loro utilità sociale nell’interesse del Bene comune”.
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