In Italia stiamo vivendo la situazione più dura degli ultmi venti anni, decine di grandi gruppi industriali stanno chiudendo lasciando così inoccupati migliaia di lavoratori. Le cifre ci aggiornano su circa 150 tavoli di crisi da discutere col governo un esubero di 30mila posti di lavoro per un totatale di 180mila lavoratori coinvolti. La parola d’ordine del governo tecnico sembra essere “fare in fretta” è però da annotare che da tempo l’azione dei tecnici va al rilento. Al consiglio dei ministri del 5 Settembre Passera ed il suo “gruppetto” di esperti dovrebbe presentare un decreto BIS per lo sviluppo. La situazione odierna è ormai insostenibile, i più conosceranno le vicende della Carbosulcis e dell’Alcoa perchè hanno avuto un eco medicatico maggiore .Putroppo decine di altre grosse imprese rimangono bloccate, Electrolux, Indesit, Antonio Merloni per il settore degli elettrodomestici, Wind Jet e Meridiana nel trasporto aereo, Ansaldo Breda e Firema per il comparto produttivo ferroviario, Miroglio e Sixty per il settore tessile (nel quale unica ad avere avuto una soluzione al momento è stata Golden Lady/Omsa) e non si contanto tutte le piccole e medie imprese che hanno già chiuso o sono in procinto di farlo. Bisogna agire in fretta!
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