“La Calabria è delle donne”: istruzione, lavoro e rappresentanza

Una regione dove lavora meno di una donna su quattro, anche se le laureate sono più del 23%, quasi il doppio degli uomini e le imprese femminili sono il 26%, più che al Nord dove non superano il 21%. E dove solo il 5% dei bambini può andare all’asilo nido. Quale posto migliore della Calabria per portare la voglia di cambiamento e l’entusiasmo delle donne di “Se non ora quando” (Snoq), le stesse che il 13 Febbraio 2011 hanno portato in piazza un milione di persone sul tema della dignità femminile? Proprio in Calabria, infatti, e in una zona particolarmente difficile come la Locride, il 23 Giugno prossimo ci sarà un incontro nazionale promosso da Se non ora quando, dal titolo “La Calabria è delle donne” e dedicato ai temi dell’istruzione, del lavoro e della rappresentanza. La manifestazione è stata presentata oggi nella sala Peppino Impastato della Provincia di Roma (la vicepresidente della Provincia, Cecilia D’Elia, fa parte del Comitato nazionale di Snoq) da Anna Carabetta, Cristina Comencini e Francesca Izzo di Snoq e da Giuseppe Varacalli, sindaco di Gerace, il paese che ospiterà l’evento. “A Gerace parleremo di legalità – ha promesso Anna Carabetta, nativa di Locri e “anima” dell’iniziativa – siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo quando ci facciamo sovrastare dalla cultura dell’omertà e della paura”. Un territorio, la Locride, che “negli ultimi mesi ha fatto scelte coraggiose” ha sottolineato, riferendosi alle collaboratrici di giustizia come Lea Garofalo e Simona Napoli e alle “sindache” come Maria Carmela Lanzetta. “Conosco le difficoltà incontrate dalle amministratrici locali in Calabria – ha detto Varacalli – così come conosco l’energia e l’attivismo delle donne calabresi. So anche che la sfida maggiore è quella di garantire lo sviluppo economico della nostra regione, al quale si oppongono le forze della criminalità organizzata. Ma dobbiamo combatterle, ne va della nostra dignità”. “Noi di Se non ora quando siamo pazze – ha detto Cristina Comencini – e pensiamo che proporre altri modelli di vivere, lavorare e studiare sia fondamentale per il cambiamento”. “Proprio in un momento di crisi come questo le donne possono essere motore di cambiamento – le ha fatto eco Francesca Izzo – ma questo processo non può avvenire spontaneamente, va sostenuto”. Per il momento arriva il sostegno del ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca, attraverso il capo della sua segreteria, Giovanni Vetritto: “siamo attenti alla vostra iniziativa – ha detto – che si terrà in una delle zone che più ci preoccupano, la Locride”

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