Grande novità, ieri 03 agosto 2012, con l’ennesima fiducia al governo Monti, il Decreto Legge sullo Sviluppo è divenuto legge, passa al Senato con 216 ‘sì’, 33 ‘no’ e 4 astenuti.
Bene, sarà forse l’inizio del riscatto di questa nazione in balia delle lobby finanziarie?
Vedremo l’evolversi della situazione ma vediamo a grandi linee quali sono i punti salienti di questa nuova legge:
– CREDITO DI IMPOSTA PER NUOVE ASSUNZIONI: contributo in forma di credito d’imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico o di dottorato di ricerca. L’aliquota del beneficio è pari al 35% con un limite massimo di 200.000 euro annui ad azienda e con un vincolo di trattenere il personale assunto per almeno 3 anni.
– LE DETRAZIONI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE – Il decreto alza, fino al 30 giugno 2013, la soglia di detrazione Irpef al 50% dal 36% per lavori di ristrutturazione edilizia fino a 96.000 euro (attualmente fino a 48.000 euro). La detrazione al 55% per gli interventi di efficientamento energetico viene prorogata fino a metà 2013.
– MINI BOND PER LE PMI : piccole e medie imprese di finanziarsi attraverso l’emissione di strumenti di debito a breve termine (cambiali finanziarie) e speciali obbligazioni con il supporto di sponsor.
– DIRITTO FALLIMENTARE PIU’ VICINO AL CHAPTER 11 – La misura introduce in Italia la facoltà di depositare un ricorso contenente la mera domanda di concordato preventivo, senza la necessità di produrre contestualmente tutta la documentazione finora richiesta.
– PIANO NAZIONALE PER LE CITTA’.
– AUTOSTRADE, DA 2015 60% SOGLIA MINIMA LAVORI A TERZI
– AUTORIZZAZIONE PER IMPORT BENZINA EXTRA UE
– LO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA
– IVA PER CASSA FINO A 2 MLN DI EURO – Il regime dell’Iva per cassa viene reso opzionale e se ne prevede l’applicabilità alle operazioni fatte da soggetti passivi con volume d’affari non superiore a due milioni di euro (oggi 200.000 euro).
– LE MODIFICHE ALLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO- Accogliendo in parte le richieste di Confindustria, il decreto interviene su alcune norme che disciplinano la flessibilità in entrata. Si agevola ad esempio la possibilità di utilizzo dell’apprendistato, prevedendo l’assunzione a tempo indeterminato per gli apprendisti in somministrazione. Viene sospeso fino a tutto il prossimo anno l’aumento dell’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi, che resta quindi al 27%. Nel 2014 salirà al 28%, al 29% nel 2015, al 30% nel 2016, al 31% nel 2017, al 32% nel 2018 e al 33% dal 2019.
Sembra che la nuova legge sullo sviluppo sia sulla buona strada, ma purtroppo non sembra ci siano provvedimenti incisivi e coraggiosi, per poter dare una scossa all’economia nazionale.
Forse ci saranno emendamenti alla legge, e lo si spera, ma ormai siamo ad Agosto e la gente ha gia’ la testa nei posti di villeggiatura.
Servirebbe un governo forte, che prenda la crisi per le corna e decisioni anche contro l’opinione pubblica europea, ma che possano dare uno scossone all’economia del paese, ma questo non è un governo di coraggiosi, ma solo un governo di “tecnici” messi lì a fare un lavoro più da ragionieri che da ministri.