Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – è intervenuto al seminario “riduzione del rischio sismico in provincia di Reggio Calabria – riflessioni e proposte”, promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria e svoltosi presso l’auditorium Calipari del Consiglio Regionale. Scopo del seminario è stato quello di fare il punto sullo stato delle attività di prevenzione finalizzate alla riduzione del rischio sismico, stimolando riflessioni utili ad adottare tempestive iniziative favorendo adeguati interventi di prevenzione e normativi. Nel corso del seminario sono intervenuti, inoltre, il Sottosegretario regionale alla Protezione Civile Franco Torchia e il DG del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria Giovanni Laganà.
“Stiamo lavorando con grande intensità da due anni – ha dichiarato il Sottosegretario regionale alla Protezione Civile Franco Torchia – ad un’attenta pianificazione che la Regione ha messo in atto, insieme al Dipartimento Protezione Civile. Tutta questa attività che è stata coordinata dalle Prefetture, dai Comuni, dalle Provincie e da tutti i soggetti che fanno parte del sistema Protezione Civile è stata testata con attenzione nel corso di una simulazione di evento sismico di carattere eccezionale. Questo perché la Calabria è tra i territori nazionali a più alto rischio sismico con 261 Comuni nella fascia A1 e i restanti nella categoria successiva. Tutte queste attività di pianificazione del territorio – ha aggiunto il Sottosegretario Torchia – ha messo in evidenza la grande fragilità del nostro territorio che necessita sempre di grande attenzione per quanto riguarda le normative antisismiche. Dal punto di vista territoriale, per via della marginalità geografica della Calabria rispetto al centro dell’Italia, occorre inoltre avere sempre una struttura di soccorso ed assistenza sempre al massimo della formazione”. “La Corte Costituzionale – ha dichiarato successivamente il DG del Dipartimento Lavori Pubblici Giovanni Laganà – ha ribadito, in materia di vigilanza sulle costruzioni nelle zone sismiche, la necessità del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei principi fondamentali in materia di “governo del territorio e protezione civile” eliminando quindi il sistema del controllo a campione introdotto dalle varie leggi regionali. La Regione Calabria, ha dato attuazione alla normativa nazionale con un graduale processo di passaggio al regime autorizzativo. Dall’1 gennaio 2011, infatti, è stato introdotto un sistema informatico per la trasmissione dei progetti e per il supporto all’autorizzazione sismica dei progetti di interesse strategico e rilevanti in caso di collasso. La Regione Calabria, inoltre, per l’annualità 2011 ha finanziato 86 studi di microzonazione sismica e 19 interventi di adeguamento su edifici strategici. Con la DGR 263/2012 è stata recepita l’OPCM 4007/2012 destinando per quest’anno circa 1,4 milioni di euro per gli studi di microzonazione e circa 18,5 milioni di euro per interventi su edifici pubblici e privati. In particolare – ha concluso il DG Laganà – con il POR Calabria 2007-2013 sono stati recentemente assegnati finanziamenti per 11 milioni di euro che consentiranno di adeguare alle norme sismiche 23 edifici scolastici”.
m.v.