È stata liberata la cooperante italiana Rossella Urru. Dopo una lunga prigionia nelle mani dei militanti del Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa occidentale, nella serata di ieri la giovane sarda è sbarcata a Ciampino. È stato il Ministro Terzi a rassicurare tutti sulle condizioni della Urru durante il viaggio di ritorno in Italia. Attraverso un messaggio su Twitter, il ministro ha precisato che Rossella sta bene ed è di ottimo umore.
Al momento le dinamiche del rilascio non sono chiare. Fonti della mediazione del Burkina Faso hanno riferito che la Urru e i due cooperanti spagnoli sono stati liberati in cambio del rilascio di tre estremisti islamici. Tutte voci non confermate al momento, come quella insistente di un cospicuo pagamento di riscatto.
Finisce così un incubo durato nove mesi. La Urru ed i suoi due colleghi infatti erano stati rapiti il 23 ottobre scorso nel campo Rabouni, a Tindouf, dove c’è la più grossa comunità di saharawi, gli abitanti dell’ex Sahara spagnolo che non accettano la sovranità marocchina. Dopo diverse false notizie sulla liberazione dei cooperanti, nella giornata di ieri è arrivata la lietissima notizia.
Salvatore Borruto
