Il 7 luglio ultimo scorso, per chi non lo sapesse sono iniziati i saldi, il giorno seguente non c’è stata testata giornalistica, sia a livello nazionale che locale, in cui apparisse un titolo che riassume in una parola il primo giorno di saldi come un “FLOP”! E che scoperta, tutti si diranno, oramai che cosa ci è rimasto nelle tasche oltre che aria? Ma perché questa considerazione? Semplicemente per cercare di far capire a chi ci governa che il nostro paese, non ce la fa’ più a gestire una situazione del genere dove giorno dopo giorno la pressione fiscale aumenta, vengono continuamente introdotti nuovi balzelli sia evidenti che no, vedi IMU oppure l’addizionale IRPEF, abbiamo una dirigenza sorda e cieca alle chiamate ed ai segnali che l’economia sta’ lanciando, abbiamo tecnici che più tecnici sembrano ragionieri della peggior specie, dove non conta risolvere i problemi, ma accondiscendere alle continue richieste dell’EUROPA! Ma dico, fare un po’ gli interessi del nostro paese no?!?! E’ stata votata in parlamento una riforma del lavoro, criticata da tutti, ma è passata con la quasi totalità dei voti dei nostri parlamentari, percè l’EUROPA voleva qualcosa sul piatto… Di critiche e suggerimenti ce ne sarebbero molti ma un’ultima dichiarazione del nostro premier mi ha lasciato esterrefatto… Il neo-eletto presidente di CONFINDUSTRIA, Giorgio Squinzi in un incontro pubblico con Susanna Camusso (segretario CGIL), ha criticato la condotta del governo Monti in sintonia con la sua controparte, con le seguenti affermazioni : “Voto insufficiente, tra il 5 e il 6 al Governo Monti, ‘anche se il giudizio e’ ancora in sospeso”; Susanna Camusso risponde che invece il voto al governo e ‘totalmente insufficiente’, inoltre afferma : “Non è una seria accetta che interviene su sprechi e problemi” ma è una manovra “che deve fare cassa e taglia orizzontalmente su tutto”. Squinzi dichiara: “Il mio giudizio è ancora sospeso, ma da un governo tecnico mi sarei aspettato cose che non sono state ancora fatte, per esempio sul sostegno alla ricerca”. “In ogni caso comunque il governo dei tecnici deve essere una parentesi poi bisogna tornare alla politica”; “Intanto però dopo aver vissuto 30 anni da cicale, ora cominciamo a pensare da formiche”. Le reazioni del premier non si sono fatte attendere con le seguenti dichiarazioni : “Dichiarazioni di questo tipo, come è avvenuto nei mesi scorsi, fanno aumentare lo spread e i tassi a carico non solo del debito ma anche delle imprese, e quindi invito a non fare danno alle imprese”; “Invito a considerare che dichiarazioni di questo tipo da parte di personalità istituzionali ritenute responsabili hanno effetti molto rilevanti nei mercati e quindi suggerirei di fare più attenzione, non tanto nei riguardi del governo, che evidentemente non lo merita a giudicare da ciò che viene detto, ma verso le imprese”, ha aggiunto Monti. “E poi – ha spiegato – avevo capito che le forze produttive migliori desiderassero il contenimento del disavanzo pubblico e che obiettassero a manovre fatte in passato molto basate sull’aumento delle tasse, e che era ora di incidere su spesa pubblica e strutture dello Stato. Ma evidentemente avevo capito male”. Le critiche costruttive, così mi hanno sempre insegnato, fanno sempre bene e molto spesso riescono a dare una registrata a quelle situazioni che stanno andando fuori strada, e risposte del genere sono solo “minacce” non tanto velate, con il classico e popolare “scaricabarile” che sottintende, se ora lo spread aumenta, la colpa non è del governo e mia, ma del presidente di CONFINDUSTRIA… Bella la vita così… Un grande sospiro di rassegnazione ci starebbe bene, ma chiudo con una riflessione di Gilbert Keith Chesterton : “ La cosa più saggia del mondo è gridare prima del danno. Gridare dopo che il danno è avvenuto non serve a nulla, specie se il danno è una ferita mortale.” Vediamo di ascoltare le urla che stanno arrivando da tutte le parti!