Si è concluso l’ennesimo vertice europeo, dove ci si aspettava la solita partita a rimpiattello, fra la “virtuosa” Germania, rappresentata dal cancelliere Merkel ed il resto dell’Unione Europea, con in prima fila Spagna Italia e Francia. Conclusione inaspettata dell’incontro, che si potrebbe paragonare alla semifinale di giovedì sera, la Germania ha capitolato, o meglio la cancelliera Merkel è venuta a miti consigli ed ha aperto le prospettive per un’accelerazione all’unità finanziaria ed economica del “vecchio continente”. In questi momenti i leader dei 27 stanno rileggendo gli impegni presi, perché di “promesse” si tratta, e queste misure verranno finalizzate nella riunione dell’euro gruppo che si terrà il 9 luglio prossimo venturo. Quali le strade intraprese? Per spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano è stata imboccata, come richiesto da Roma e Madrid, la strada della sorveglianza unica sugli istituti di credito affidata alla Bce e della possibilità di procedere, attraverso il “Fondo salva Stati”, alla ricapitalizzazione delle banche. La Merkel ha, tuttavia, voluto (e ottenuto) che a verificare le condizioni a cui sono sottoposti lo scudo anti-spread e le ricapitalizzazioni bancarie non fosse l’intera troika ma solo la Commissione e la Banca centrale europea. Via libera anche al “Patto per la crescita e l’occupazione”, un pacchetto di misure per circa 120 miliardi di euro da utilizzare per stimolare lo sviluppo economico. Il vertice ha, quindi, chiesto di fissare una sorta di road map e un calendario preciso per procedere vero una “vera” unione economica e monetaria prospettando, tra le altre cose, la possibilità che un gruppo di almeno nove Paesi dell’Eurotower possa adottare entro l’anno di una tassa sulle transazioni finanziarie ricorrendo a una cooperazione rafforzata. I primi effetti sui mercati internazionali sono stati positivi. Milano guida i rialzi segnala un rialzo del 6,59%; seguita da Madrid con un +5,32%; Parigi +4,51%; Francoforte +4,02%. Gli spread son in discesa il BTP-BUND a 420 punti base, mentre il BONOS-BUND 480,9 punti base. Wall-street apre in netto rialzo il DJ è a +1,48%; mentre Tokyo chiude a +1,50%. Diciamo che sull’onda di “promesse” da rettificare, il mercato ha reagito più che positivamente. I passi da compiere per una vera e propria messa in opera degli impegni presi in questo vertice sono ancora molti, e irti di problematiche sia politiche che meramente tecniche. Staremo a vedere ora cosa ci riserberà il futuro, sperando che la curva negativa di questa crisi sia in risalita o almeno non più in discesa e che i politici, in tutta Europa, facciano in pieno il loro lavoro di tutelare i cittadini e le infrastrutture produttive di questo vecchio e stanco colosso economico.