La Corte Suprema statunitense ha dichiarato costituzionale la riforma sanitaria voluta dal presidente Obama. Grande divisione all’interno della Corte. Il capo dei giudici costituzionali, John Roberts, sottolineando la profonda spaccatura ha voluto far sapere che: «Il fatto che la riforma prevede che alcuni cittadini possano pagare delle sanzioni per non aver ottenuto l’assicurazione medica può essere ragionevolmente considerato come una tassa, dunque nulla di incostituzionale. Perché la Costituzione permette tasse del genere e non è nelle nostre competenze vietarle». Dunque dopo la dura battaglia ingaggiata con i Repubblicani, il presidente Obama è riuscito a portare a casa uno dei suoi punti fondamentali dell’agenda.
Ma cosa prevede la cosiddetta “Obamacare”?
– Copertura assicurativa: dati alla mano, la copertura assicurativa sarà immediatamente estesa ad altre 32 milioni di persone e coprirà il 94%dei cittadini non anziani, grazie all’espansione del servizio Medicaid e ai benefici fiscali offerti a chi ha un reddito entro il 400% della soglia di povertà. I giovani fino a 26 anni potranno restare sotto la mutua dei genitori;
– Copertura finanziaria: secondo il Tesoro americano sarà garantita dai tagli al programma Medicare e da alcune nuove tasse che riguarderanno le coppie con un reddito superiore ai 250mila dollari l’anno;
– Obbligatorietà: ci sarà l’obbligo di acquisto di una copertura sanitaria individuale. Chi non lo fa rischia una multa di 750 dollari o pari al 2% dei redditi entro il 2016. Inoltre le aziende con 50 o più impiegati devono obbligatoriamente contribuire alla spesa per l’assicurazione, se è a carico dei dipendenti;
– Capitolo assicurazioni: saranno obbligate ad offrire prodotti assicurativi,anche ai malati cronici, senza poterla revocare nel momento della malattia;
– Programma Medicaid: sarà incrementato il servizio per i cittadini indigenti fino a coprire chiunque guadagni meno del 133% della soglia di povertà.
Salvatore Borruto