L’incubo uscita dall’Euro pare sia finito per la Grecia. Il leader del partito conservatore ellenico Nuova Democrazia, Antonis Samaras, ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo che guiderà la Grecia verso una difficile ricostruzione, dopo il default tecnico. Samaras, leader del partito di maggioranza relativa, ha già annunciato che incontrerà i leader degli altri partiti, cercando di trovare convergenze per un governo di unità nazionale, anche se il Pasok, ha già annunciato che sosterrà tale scelta. Strada in discesa dunque, e tenuta dell’Euro salva, almeno nel breve periodo.
Inoltre fonti del partito conservatore Nea Dimokratia riferiscono che: «I partiti greci raggiungeranno domani un accordo per la formazione del nuovo governo di coalizione e i socialisti del Pasok ne prenderanno parte. Atene chiederà alla Troika (Ue, Bce e Fmi) di poter spalmare i tagli concordati per 11,7 miliardi in 4 anni invece dei previsti 2». Samaras dal canto suo ha messo le cose in chiaro sin da subito: «Comincerò a incontrare i leader degli altri partiti e credo che ci sia il margine per arrivare ad avere un governo di coalizione. Al presidente Papoulias ho detto che tenterò di formare un governo di salvezza nazionale con i partiti che credono nell’orientamento europeo del Paese e credono nell’Euro. Da parte sua il presidente mi ha sottolineato la grande necessità di formare un governo, perché la Grecia non può restare senza esecutivo, auspicando che prevalga l’interesse nazionale».
Al termine degli incontri, il leader del partito di sinistra Syriza, Alexis Tsipras, ha confermato che la sinistra radicale non entrerà a far parte del governo di coalizione. Per adesso lo stretto successo del partito conservatore su Syriza, consentirà di guidare il paese durante queste scelte difficili, sulla scia delle direttive di Bruxelles/Berlino, facendo tirare un lungo sospiro di sollievo a tutta l’eurozona. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi mesi, quando le scelte draconiane imposte dalla Troika, diverranno provvedimenti nudi e crudi sulla pelle dei cittadini greci.
Salvatore Borruto
