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Energia Eolica

20120605-234427.jpgContinua la nostra carrellata sulle fonti di energia rinnovabile e “pulita”, ossia senza emissioni di sostanze inquinanti. Accanto all’energia solare, certamente l’energia eolica costituisce una interessante modalità di produzione di elettricità, a costi contenuti, a limitato impatto ambientale. La produzione di energia elettrica mediante l’uso del vento si rende possibile accoppiando al sistema turbina – alternatore delle pale eoliche, vere e proprie eliche, del tutto simili a quelle degli elicotteri o degli aerei. Certo, le dimensioni sono notevoli: un traliccio può essere alto anche 60 – 80 metri, e le pale possono avere un diametro anche di una quindicina di metri. Inoltre, proprio a causa di queste dimensioni non proprio contenute, la convenienza economica di una wind farm , così vengono chiamate le localizzazioni eoliche, si ha solamente in quelle località dove il vento abbia direzione costante ed una intensità rilevante. L’impatto ambientale dei tralicci eolici è sensibile, non lo si può negare, ma anche in questo caso il confronto è certamente positivo, visto anche il grande risparmio in termini monetari, trattandosi di una modalità di produzione di energia elettrica a costo zero.
L’installazione di una wind farm è possibile sia su terraferma, sia in mare aperto (offshore). Attualmente in Europa le proporzioni stanno nell’ordine del 94 % di energia prodotta onshore ed il 6% prodotta offshore. E bisogna sottolineare anche che nel nostro continente il consumo di energia elettrica proveniente da fonti eoliche è pari al 6% circa (dati da: www.eniscuola.net. ). In Italia risultano installati, allo stato attuale, circa 500 impianti eolici, e la percentuale sul totale del consumo elettrico nazionale, è piuttosto modesta, vicino al 2%. Dove la situazione si presta molto favorevolmente, è nelle regioni settentrionali europee, particolarmente quelle che si affacciano sul Mare del Nord, ed intendiamo riferirci alla Germania nord occidentale, alla Danimarca, ai Paesi Bassi. Proprio in Danimarca esiste un’isola completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: è l’isola di Samsø, che si estende per circa 100 kmq. nel Nord del Paese, a due ore di traghetto da Copenaghen. Nel 1997 il governo danese aveva varato un piano per aumentare la produzione di energia rinnovabile, e si cercava un posto che potesse diventare una sorta di laboratorio per verificare la possibilità di realizzare determinati obiettivi. Fu scelta quest’isola, che già nel 2003 era autosufficiente. Le turbine installate sono complessivamente 21, 10 sono offshore mentre 11 sono su terraferma. Certo, si tratta di una piccola isola abitata da un numero modesto di persone, ma l’esperimento dimostra che si può fare. Peraltro bisogna mettere in evidenza una questione di fondo: quando si segue la strada delle rinnovabili, non c’è una fonte migliore di altre, ma bisogna, caso per caso, trovare il giusto mix per raggiungere risultati soddisfacenti. Qui, in Danimarca, il vento soffia forte per tutto l’anno con direzione costante NW – SE, quindi le condizioni ambientali determinano in maniera inequivocabile la convenienza all’impianto di tralicci eolici.

Prof. Giuseppe Cantarella

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