Real Statte – Pro Reggina 97 1-2 ( 0-1 p.t.)
Real Statte: Margarito, Modugno, Dipierro, Porta, Convertino, Buonfrate, Bianco, Marangione, Nicoletti, D’Ippolito, Russo. All. Marzella
Pro Reggina 97: Trovato Mazza, Romeo, Cioffi, Siclari, Vadalà, Gatto, Presto, Politi, Mezzatesta, Violi, Arena, Mendolia. All. Tramontana
A cura di Ernesto Branca
I secondi scorrono lenti e sembrano non passare mai, la tensione sale, si avvicina un momento che segna il confine tra la sofferenza e l’estasi, le avversarie sembra non ce la facciano più, la porta amaranto non viene più messa in pericolo, siamo agli sgoccioli, il battito dei cuori di cento, mille reggini si ferma, gli arbitri mettono i fischietti in bocca e emettono il suono più dolce che ogni calabrese , presente e non a Montemesola, vorrebbe in quel momento sentire, il triplice fischio finale che assomiglia ad una gloriosa melodia e ti fa ronzare nella testa quella che, ormai, è una certezza, ovvero che la Pro Reggina è Campione D’Italia. Contro tutto e tutti, a dispetto di mille sacrifici e di mille situazioni spiacevoli, queste meravigliose ragazze sono riuscite a salire sul tetto d’ Italia, lì nell’olimpo del futsal in rosa, lì dove finora si erano accomodate solo squadre blasonate e supportate da ingenti risorse economiche e organizzative. La Pro Reggina scrive una pagina indelebile di sport, mette in bacheca il primo campionato nazionale di Calcio a 5 femminile, entrando dalla porta principale nella storia di questa disciplina, tutti ricorderanno che loro, le ragazze reggine di mister Tramontana, hanno portato a casa il primo titolo nazionale, roba da stropicciarsi gli occhi e aprirli senza credere a ciò che si è compiuto. L’impresa delle amaranto è tutta da scrivere e raccontare per farla rimanere ai posteri perché, non succede tutti i giorni di vedere una formazione perdere l’unica gara casalinga della finale scudetto, e andare a conquistarsi il tricolore nelle restanti due partite da giocare in trasferta, una situazione al limite della realtà che all’inizio, dopo gara1, pochi si immaginavano tra cui mister Tramontana che, fin dall’inizio, ha sempre creduto che la contesa fosse tutt’altro che chiusa. La Pro Reggina è riuscita a rovinare la festa del Real Statte che, a 63 secondi dalla fine di gara2, già pregustava lo scudetto, ma, prima Violi con la sua zampata e poi, la perfetta prestazione delle reggine di gara3, ha allontanato il tricolore da Montemesola, indirizzandolo a Reggio Calabria. La gara più difficile e importante dell’anno inizia con le stesse dieci che si son date battaglia anche in gara1 e gara2, entrambi i mister si affidano alle proprie giocatrici di punta con la speranza che le tossine, accumulate due giorni prima, siano state almeno in parte assorbite. Pronti via e la Pro Reggina si rende subito pericolosa con il duo Siclari-Romeo ma quest’ultima, servita alla perfezione dal capitano, cicca la sfera sul più bello, lasciando inalterato il risultato. Dopo questo primo sussulto le squadre badano maggiormente a difendersi piuttosto che a far male e ne nasce una partita molto tattica sempre però ben gestita dalle ragazze reggine , mai impensierite dalle avanti tarantine che si affacciano sporadicamente dalle parti di Trovato Mazza senza però inquadrare lo specchio della porta. Al quindicesimo minuto Violi parte palla al piede e, dopo aver saltato tre avversari, viene stesa senza complimenti all’altezza della trequarti stattese, si incarica della punizione Mezzatesta che si inventa una parabola a giro che inganna Margarito anche a causa della presenza di Politi sulla direzione della sfera, 0-1 e pubblico amaranto in visibilio per una rete pesante che fa pendere lo scudetto verso Reggio Calabria. Il Real Statte non ci sta e comincia a creare qualche sortita offensiva degna di nota, capitan D’Ippolito prende per mano le compagne e le spinge a mettere in difficoltà le avversarie ma Violi è un muro e ogni azione d’attacco delle tarantine si infrange su di lei. Il primo tempo non regala più sussulti, e bisogna arrivare alla seconda frazione di gioco perché il pubblico si infiammi, infatti dal possibile raddoppio reggino neutralizzato da Margarito su conclusione ravvicinata di Siclari, si passa al pareggio stattese grazie a Nicoletti che scarica un diagonale su cui Trovato non riesce a mettere una pezza. La Pro Reggina non si lascia scomporre dal gol subito e torna subito a macinare gioco e a creare azioni da rete, infatti dopo tre minuti dal pareggio, ancora Siclari avrebbe la possibilità di segnare ma sempre Margarito le dice di no. Mister Tramontana getta nuovamente nella mischia Mezzatesta e Politi le quali, dopo aver confezionato il gol del vantaggio, mettono a dura prova la resistenza della retroguardia stattese , prima con una ripartenza che la stessa Politi conclude sul palo e poi con un coast to coast sempre della numero 11 amaranto che Margarito blocca non senza difficoltà. La partita sembra scivolare lentamente verso l’epilogo dei supplementari anche grazie alla solita devastante Margarito che neutralizza, come un muro di gomma, ogni tentativo reggino, finché non accade ciò che non ti aspetti, Presto prende palla a metà campo e si beve Bianco, si accentra e serve Siclari che, a tu per tu con Margarito, riesce a trovare il pertugio giusto e a riportare le compagne in vantaggio, quando ormai mancano solo due minuti alla fine. Le gambe non reggono più per le giocatrici di mister Marzella, il quale tenta la carta del portiere di movimento, ma ad avvicinarsi al vantaggio è sempre la Pro Reggina con Siclari che, recuperata palla, tenta il gol dalla distanza senza fortuna. Il cronometro si avvicina allo zero, i 150 reggini accorsi a Taranto capiscono che ormai è fatta e al triplice fischio finale la festa può iniziare, iniziano a sgorgare lacrime di gioia sui volti di tutte le giocatrici, anche mister Tramontana lascia trasparire un’emozione fortissima che nessuno avrebbe mai potuto immaginare, ma ormai è realtà non è più fantasia o immaginazione, si signori miei, la Pro Reggina è Campione d’Italia. Un traguardo prima sognato, poi pensato, poi costruito e poi impacchettato ben bene per regalarlo ad una città che ha riconosciuto, giorno dopo giorno e partita dopo partita, la grandezza di queste ragazze e le ha spinte fino a coronare un’impresa che ha davvero dell’incredibile, siamo nella storia, signori miei, Reggio è nella storia, la Pro Reggina è nella storia, ditelo a tutti, gridatelo alla nazione, il futsal oggi non è più rosa ma è divenuto amaranto. Dopo il trionfo c’è da sottolineare anche le note spiacevoli di una serata da incorniciare, iniziando proprio dall’aggressione subita da mister Tramontana al termine della premiazione a causa di un episodio montato ad arte e completamente non vero, che ha fatto scattare l’ira dei dirigenti e supporters del Real Statte che si sono avventati sull’allenatore reggino non creandogli però particolari conseguenze. Oltre questo registriamo anche la mancanza di tatto della Divisione Calcio a 5 che sulle medaglie e sulla coppa ha inciso la data del 27 Maggio, giorno di gara2, sapendo forse già che la coppa si sarebbe consegnata in quella situazione. Detto ciò, da ultimo, è doveroso nominare nuovamente le protagoniste di questa fantastica cavalcata che ci hanno regalato un sogno, che ci hanno regalato la soddisfazione di sentirci chiamare CAMPIONI DI’ITALIA: Sissy Trovato Mazza, Martina Romeo, Valentina Siclari, Roberta Cioffi, Federica Mezzatesta, Francesca Gatto, Pamela Presto, Ludovica Politi, Marcella Violi, Zaira Arena, Ilenia Mendolia, Loredana Vadalà, Stefania Genovese, Martina Cacciola, Clelia Stuppino, Roberta Napoli e il grandissimo Mister Tramontana, il vero artefice di questa fantastica avventura.