Sono stati circa 20 secondi a magnitudo 6 nella notte di sabato che hanno fatto traballare buona parte del Nord della nostra penisola. Nonostante l’epicentro si stato individuato a 36 km a nord di Bologna la scossa sismica si è avvertita anche a Tornio e Venezia. Molti degli edifici sopratutto in Emilia -Romagna non hanno retto alle sollecitazioni e sono stati gravemente danneggiati cosi come molti palazzi antichi sono stati distrutti. La gente spaventata è scesa in strada e molti hanno trascorso la notte in auto. Purtroppo al momento si contano 7 morti (sei dei quali nel ferrarese e uno in provincia di Bologna), una sessantina di feriti e 30.000 sfollati ma si teme che il bilancio possa aumentare poiché continuano le scosse di assestamento probabilmente. Oltre alle piccole che normalmente accompagnano lo sciame sismico se ne sono distinte una di 5,1 nel pomeriggio e una di 4,8 in serata di domenica. La macchina dei soccorsi si è azionata velocemente per aiutare le popolazioni colpite con l’allestimento di tendopoli ma i danni sembrano tali che il Consiglio dei Ministri dichiarerà molto probabilmente lo stato di emergenza. La Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco sono nello stato di massima allerta rimane, perché con i terremoti non si possono fare previsioni esatte ed anche se la scossa più forte sembra essere ormai passata non cessano le scosse di assestamento. Al momento la priorità va alla gente ,poi con con calma si procederà al conteggio dei danni.