E’ un recital a più voci quello rappresentato in prima nazionale al PalaOlimpico di Torino da Saverio Vallone, figlio di Raf, Edoardo Sinavo, Beatrice Gregorini, Salvatore Puntillo e Lorena Senestro. S’intitola Passaggi e Paesaggi, memoria e futuro del territorio calabrese, a cura di Antonio Panzarella, docente all’accademia di Belle Arti di Roma. Il testo è un collage, il cui fil rouge è la Calabria, le sue terre, suoi paesaggi, la sua storia. Le parole sono quelle dei grandi viaggiatori dei secoli passati che l’hanno raccontato nelle loro opere. Si alternano frasi dei viaggiatori inglesi, come Edward Lear, che nel 1847 percorse molti chilometri a piedi, con la sua fidata guida locale e un asinello deputato a trasportare i bagagli, Norman Douglas e George Gissing, del francese Astolphe de Custine, dello scrittore Corrado Alvaro, di Giuseppe Isnardi, di Kazimiera Alberti, poetessa polacca, esule in Italia dopo la seconda guerra mondiale, compie nella primavera-estate del 1949 un lungo viaggio in Calabria. Accompagnano le voci le note del compositore Davide Cavuti, fisarmonicista e autore, che ha firmato due musiche per il film ‘Vallanzasca gli angeli del male’, diretto da Michele Placido. Il recital è stato messo in scena in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘Paesaggi e Passaggi. Memoria e futuro del territorio calabrese’, alla quale ha partecipato l’assessore all’Urbanistica della Regione Calabria, Piero Aiello: 110 grandi fotografia (formato 70×100 e 100×150), che ritraggono i borghi e le località più belle della Calabria. La mostra itinerante sarà portata in altre città d’Italia, sempre accompagnata dal recital che ha riscosso successo nel suo debutto torinese.