“Bisogna boicottare tutte le multinazionali che sfruttano le situazioni di emarginazione”. Lo ha detto il responsabile di Libera nella Piana di Gioia Tauro, don Pino De Masi, sullo sfruttamento dei lavoratori immigrati nella raccolta delle arance che poi vengono utilizzate dalla multinazionale Coca Cola per produrre la Fanta. “Non mi meraviglio – ha aggiunto – che una multinazionale come la Coca Cola utilizzi le arance raccolte da lavoratori sfruttati per produrre i suoi prodotti. Queste grandi aziende pensano che tutto sia in perfetta regola ma in realtà dovrebbero sapere quanto accade nei nostri territori e le situazioni in cui lavorano queste persone”. Due anni fa a Rosarno, proprio per le condizioni di precarietà in cui vivono gli immigrati impiegati nella raccolta degli agrumi, ci fu una rivolta dei lavoratori stranieri e la successiva reazione degli abitanti, con decine di feriti. Dopo quei fatti ci fu una bonifica delle aree in cui erano accampati gli immigrati. “Ora siamo agli sgoccioli – ha concluso don Pino – perché la campagna agrumicola volge al termine. Ma nei mesi scorsi ci siamo trovati nuovamente a dover fronteggiare una situazione di emergenza sia per quanto riguarda l’accoglienza che le condizioni in cui lavorano i braccianti stranieri. Dal prossimo anno servono delle soluzioni strutturali che consentano l’integrazione di queste persone, possibilmente spalmandole su più comuni della Piana di Gioia Tauro”.