Come ci si poteva aspettare la cartina politica che viene fuori dalla votazioni amministrative è diversa da quella definita la volta scorsa. Il PDL perde in molti collegi forse a causa dell’appoggio incondizionato che il partito sta dando al governo tecnico di Monti. Poche le riconferme per il popolo delle libertà, condizione ampiamente prevista dal fondatore Berlusconi che anzi si aspettava una sconfitta con proporzioni più pesanti.
Anche il segretario Alfano non può nascondere la batosta che il partito ha incassato ma non può non notare che anche gli altri partiti più importanti segnano il passo. Per il PDL il risultato è 3 comuni e 18 ballottaggi. Il PD invece ha limitato le perdite anche se il suo segretario Bersani parla addirittura di crescita dell’area di centro sinistra rendendosi però conto che nuove forze politiche antagoniste stanno avanzando cavalcando l’onda dell’anti politica. E’ questo il caso dei Movimento 5 Stelle che vince in assoluto e anzi stravince a Genova oltre che in molti altri piccoli centri.
L’IdV si conferma e anzi conquista Palermo con Leoluca Orlando. La Lega Nord tranne che a Verona, dove si riconferma Tosi, perde nettamente consensi ma riesce a non sparire del tutto. Insomma Tsunami nel Centrodestra, galleggiamento del centro-sinistra e l’avanzamento del movimento 5 stelle, ecco il quadro che emerge dalle urne.
Fabrizio Pace