Una serie di esplosioni, almeno dieci secondo le prime ricostruzioni, hanno letteralmente messo a ferro e fuoco l’Ucraina. Gli attentati sono avvenuti nella cittadina di Dnipropetrovsk. Almeno 27 i feriti e due i morti. Tra i feriti ricoverati nei nosocomi cittadini almeno nove bambini. Secondo il ministero dell’Interno ucraino le esplosioni sono di chiara matrice terroristica. Dalle prime ricostruzioni inoltre, emerge che gli ordigni, posizionati vicino alla stazione, alla fermata del bus e a un cinema, si trovavano all’interno di alcuni cassonetti e sono esplosi a breve distanza uno dall’altro. La portavoce del ministero, Yulia Yershova, ha precisato che: «la quarta esplosione è stata sentita nel centro città, ma non è ancora chiaro se abbia provocato feriti». Il portavoce della procura, Yuri Boichenko, ha invece confermato che si tratta di attentati dalla chiara matrice terroristica, sgombrando il campo da eventuali dubbi. La cittadina di Dnipropetrovsk è la città natale di Yulia Tymoshenko. Importante porto fluviale dell’Ucraina orientale, Dnipropetrovsk come già accennato, è la città dov’è nata la leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko, che dalla scorsa settimana ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il “maltrattamento” subito da medici e agenti di sicurezza all’interno della prigione dov’è rinchiusa.
Salvatore Borruto