Reggio Calabria 7, 8, 12 Maggio 2012 – Antigone raccontata ai bambini. Una storia che sarà narrata ai bambini di ogni regione da un’attrice diversa e che i bambini a loro volta narreranno con le stesse modalità, contribuendo a salvarla trasmettendone la memoria: in famiglia, agli amici, a scuola. Nella produzione sono coinvolte diciotto giovani attrici professioniste, ciascuna residente in una diversa regione italiana e in forte contatto culturale col territorio d’origine. Il progetto, «Parole e Sassi – un racconto per le nuove generazioni», è dedicato ad Antigone, la figura femminile creata da Sofocle che da più di duemila anni simboleggia il conflitto tra donne e potere, tra sfera privata e sfera pubblica, tra famiglia e stato, tra obbedienza e disobbedienza. L’idea nasce dalla collaborazione di Letizia Quintavalla con Renata Palminiello, Patrizia Romeo, Agnese Scotti e Rosanna Sfragara. Un progetto autoprodotto, frutto della partecipazione individuale delle singole interpreti e radicato nei territori regionali, ma allo stesso tempo portato a coesione da un coordinamento unitario che troverà un momento conclusivo di lavoro comune a Parma, tra fine aprile e inizio maggio, con la guida di Letizia Quintavalla. Una residenza di dieci giorni dell’intero gruppo di attrici, ospiti del Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti, durante la quale si compirà il lavoro drammaturgico e scenico prima del debutto, il 7 maggio, di ciascuna interprete nelle scuole delle varie regioni italiane: Alice Bescapè in Lombardia, Patrizia Camatel in Piemonte, Sara Canu in Sardegna, Barbara Caviglia in Valle d’Aosta, Mariangela Celi in Abruzzo, Renata Falcone in Calabria, Antonella Iallorenzi in Basilicata, Simona Malato in Sicilia, Milena Fois in Liguria, Renata Palminiello in Toscana, Micaela Piccinini nelle Marche, Soledad Riva in Trentino, Valentina Rivelli in Friuli Venezia Giulia, Patrizia Romeo nel Lazio, Agnese Scotti in Emilia-Romagna, Rosanna Sfragara in Veneto, Serenella Tarsitano in Campania, Caterina Valente in Puglia. L’intero percorso sarà documentato da Marina Olivari che curerà un diario di questa intensa esperienza laboratoriale. Il lavoro sul testo, compiuto in questi mesi dal gruppo di lavoro, ha ripercorso il lungo cammino di riscritture e di regie che hanno segnato il complesso destino teatrale di Antigone, da Anouilh a Brecht, dal Living Theatre alla recente riduzione per ragazzi di Ali Smith. Un percorso che è poi quasi naturalmente tornato a Sofocle, all’essenza del testo originario, nel quale sono presenti allo stato incandescente i motivi fondamentali del dramma. Rivolto ai bambini tra gli otto e i dieci anni, il racconto è fatto con parole e sassi.
“I Sassi – racconta Letizia Quintavalla – in molte culture hanno un forte significato rituale, hanno a che fare col sacro in senso lato, e nel nostro racconto, nella mescolanza con le parole e i gesti della Narratrice, i sassi, fissando simbolicamente le parole, diventano legame tra pensiero e azione. A volte mossi come su una scacchiera, altre lasciati immobili sulla terra o scagliati nell’ira, diventano suggeritori di gesti dai quali si snoda il rito della tragedia.” Al termine del racconto ogni attrice lascia le parole (il copione) e i sassi ai bambini, perché raccolgano il testimone della narrazione e raccontino la tragedia di Antigone ad altri. L’obiettivo è che questa storia sia raccontata più volte possibile. Una piccola sopravvivenza, per tentare una riflessione su come possiamo preservare anche quello che sembra condannato alla sparizione. Il Progetto sarà presentato nella forma di uno spettacolo-laboratorio a Reggio Calabria il 7 maggio presso l’Istituto Comprensivo Archi, l’8 Maggio presso l’Istituto Comprensivo Cardeto e il 12 Maggio presso il Circolo Didattico “P. di Piemonte”. Sono state scelte a campione tre scuole di collocazione differente (nord, sud e centro città) per permettere di sperimentare il progetto con bambini che vivono situazioni e territorialità diverse. Da Settembre 2012 il racconto- laboratorio “Parole e Sassi” sarà disponibile per tutte le Scuole primarie del territorio comunale, provinciale e regionale, e potrà essere attuato anche presso biblioteche, associazioni, strutture e situazioni educative idonee per numero ed età dei bambini.