“LA LIBERTA’ E LE SEGRETEZZA DELLA CORRISPONDENZA E DI OGNI ALTRA FORMA DI COMUNICAZIONE SONO INVIOLABILI. LA LORO LIMITAZIONE PUO’ AVVENIRE SOLTANTO PER ATTO MOTIVATO DALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA CON LE GARANZIE STABILITE DALLA LEGGE” [ ART. N°15 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA].
Questa citazione a inizio articolo sta’ a far notare come i Padri costituenti della nostra repubblica, piu’ di 60 anni fa’, considerassero IMPORTANTE la libertà d’espressione di ogni singolo cittadino in qualsivoglia modo. E’ notizia di qualche giorno fa’, per l’esattezza del 05 aprile, che su richiesta del ministro Elsa Fornero, venisse fatto chiudere il sito internet del dipartimento del lavoro di Modena. La motivazione del provvedimento è racchiusa in una scarna comunicazione del ministero del lavoro: “al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali e con riferimento agli obblighi di trasparenza ed interesse collettivo anche per quanto attiene agli uffici territoriali, si chiede alle SS.LL. di provvedere alla immediata chiusura del sito internet WWW.DPLMODENA.IT” Le pagine incriminate del sito, non conformi al ministero, non sono date a sapersi, quindi si potrebbe supporre che sia il sito in toto a non incontrare la benevolenza del ministero, eppure è un sito che esiste da più di 10 anni ed ha attraversato ben due governi di centrodestra, dove a detta della cronaca chi andava contro le politiche del governo, non godeva di “buona nomea”. Ma ora abbiamo un governo formato da “tecnici” in cui si dovrebbe, in special modo nel ministero del lavoro, pensare a sviluppo e crescita, si vede che questo sito impediva queste priorità assolute. Da quando è nato, il sito incriminato ha sviluppato un giro di visite ed utilizzo di più di 18 milioni di utenti, non di certo una bazzecola, dando la possibilità a qualsiasi cittadino di potersi informare e scaricare documenti utili all’evasione delle varie pratiche burocratiche. La cosa che fa’ più scalpore e crea indignazione, è che di questa notizia, ce ne sia solo qualche accenno in piccoli blog e su giornali on-line, e che sulle grandi testate giornalistiche di livello nazionale e televisive l’abbiano palesemente glissata, lasciandola cadere nel dimenticatoio dell’indifferenza… Ma come, ci si domanda, circa 7 mesi fa’, tutto il mondo mediatico si è sollevato contro un D.D.L. (disegno di legge) sulle intercettazioni, in cui il comma 29 dell’articolo 1 veniva definito legge bavaglio contraria alle libertà di espressione e di parola…..Ma è cambiato qualche cosa negli ultimi 7 mesi? A settembre 2011 si parlava di una proposta di legge, che sarebbe dovuta passare dal parlamento e poi avrebbe dovuto passare il vaglio anche della corte costituzionale, qui si sta’ parlando di un fatto accaduto! Dell’avvenuta chiusura di un sito internet perché non “conforme” alle idee del ministero. Ma siamo ancora in una repubblica, oppure mentre stavamo dormendo abbiamo cambiato ordinamento giuridico ed istituzionale? Mentre questa mano sta digitando questo articolo, viene reso noto che il 13 aprile scorso, sia stato riattivato il sito del dipartimento del lavoro di Modena con il seguente comunicato stampa : “Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non ha mai praticato azioni di censura nei confronti di iniziative o attività poste in essere dai propri dirigenti e dipendenti. Ogni intervento è stato sempre effettuato per garantire il rispetto delle leggi e delle regole vigenti. E, anzi, l’obiettivo è stato sempre quello di valorizzare le buone pratiche avviate dalle strutture del Ministero. Partendo da questi presupposti, i responsabili della Direzione della Comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno incontrato questa mattina i responsabili della Direzione del Lavoro di Modena. Nel corso dell’incontro, chiarite le ragioni che avevano portato a intervenire sul sito della DTL di Modena, sono state approfondite e definite le modalità di integrazione del sito stesso nel sistema di comunicazione istituzionale del Ministero. Il sito della DTL di Modena sarà dunque riattivato da domani mattina e sarà raggiungibile anche dalla home page del sito del Ministero (www.lavoro.gov.it). Roma, 12 aprile 2012” . Per concludere, nella speranza di essermi risvegliato in un paese che non sia l’Italia in cui sono nato e cresciuto, cito una frase tratta dal SAGGIO SULLA LIBERTA’ di John Stuart Mill: “Se tutta l’umanità meno uno fosse d’una stessa opinione, e un solo uomo fosse dell’opinione opposta, l’umanità non avrebbe maggior diritto di ridurre al silenzio quell’unico uomo di quanto quell’uomo avrebbe diritto, potendo, di ridurre al silenzio l’umanità”.
Carlo Viscardi.