Buone notizie dall’India liberato Bosusco

Dopo 29 giorni di detenzione presso i maoisti ribelli dell’Orissa, ecco finalmente pervenire la tanto attesa notizia circa la liberazione di Paolo Bosusco. La guida trekking era stata rapita infatti il 14 marzo scorso insieme a Claudio Colangelo rilasciato, fortunatamente, quasi nell’immediatezza, una settimana dopo. Le prime indiscrezioni era già trapelate in mattinata dalle televisioni indiane che hanno pedissequamente seguito la mediazione relativa al rilascio. Bosusco sarebbe stato liberato durante la notte nella foresta vicino al villaggio di Mohona, non molto distante da dove si era consumato il duplice sequestro. Dopo aver ricevuto dirette conferme dell’avvenuto rilascio l’ambasciatore, Giacomo Sanfelice ha dato l’atteso annuncio: “Sì, fonti del governo dell’Orissa mi hanno confermato che il nostro connazionale è libero”. Il sottosegretario agli esteri Staffan De Mistura ha escluso che sia stato pagato denaro: “Quando si tratta con i guerriglieri maoisti non si parla di denaro”. Anche lo stesso ministro degli Esteri, Terzi , si è dichiarato soddisfatto per come si è conclusa questa rischiosissima vicenda che ha visto impegnate, a 360° gradi e senza sosta, tutte le autorità interessate a più livelli, garantendo quindi l’incolumità dei nostri connazionali. In realtà è già da ieri che si era alimentata la speranza del rilascio di Paolo Bosusco a fronte della scarcerazione e proscioglimento della moglie del leader moista Sabyasachi Panda, assolta dalla corte del distretto di Raigada. La donna era stata arrestata ormai due anni fa perchè accusata di omicidio. Era infatti questa una delle 13 condizione poste a capo della negoziazione con il Chief Minister Naveen Patnaik affinchè i la guida turistica venisse liberata. Nelle mani di un’altra fazione dei maoisti in Orissa, rimane il parlamentare locale Jhina Hikaka. Ad ogni modo, appare visibilmente dimagrito Bosusco che già ma nelle prime dichiarazioni rilasciate, afferma di non aver subito maltrattamenti e addirittura dichiara scherzosamente di aver “trascorso una vacanza pagata”. Battuta da lui stesso dichiarata infelice nell’immediato, ma fatta per sdrammatizzare la situazione di tensione creatasi ma soprattutto per tranquillizzare i familiari che ormai da quasi un mese attendevano la sua liberazione. Abituato a vivere nella giungla è riuscito a sopravvivere a ben due contrazioni di malaria ed oggi si dichiara fortunato soprattutto per come è finita questa storia. Con Bosusco libero, restano da riportare a casa, oltre a nove italiani ostaggio di bande armate in tutto il mondo (Rossella Urru, Maria Sandra Mariani, Giovanni Lo Porto e i sei membri italiani della nave ‘Enrico Ievoli’ sequestrata dai pirati il 27 Dicembre scorso al largo delle coste dell’Oman), i due Marò detenuti in India.

Alessandra Tavella

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