Si complica e di molto la situazione per i due Marò italiani in carcere in India. L’Alta Corte del Kerala infatti, ha rinviato nuovamente la sentenza sulla giurisdizione, ma intanto il giudice del tribunale di Kollam ha esteso di due settimane la custodia giudiziaria dei due militari. Si allunga così la permanenza dei due militari italiani in India. Per adesso di certo si sa solamente che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone rimarranno nel carcere di Trivandrum almeno fino al 16 di aprile. Inoltre il giudice ha autorizzato l’interrogatorio da parte della Polizia indiana, su quanto accaduto a bordo della Enrica Lexie nel giorno della morte dei due pescatori indiani. Il nuovo rinvio era atteso, anche perché si voleva concedere alla difesa, il tempo di scrivere e preparare una memoria difensiva di tutto rispetto. Intanto il Governatore del Kerala Oommen Chandy ,il quale ha ricevuto in visita il Ministro degli Esteri indiano SM Krishna per l’inaugurazione di alcune infrastrutture, entra a gamba tesa sulla vicenda Marò: «I due militari italiani hanno commesso un reato che ricade sotto la giurisdizione indiana e quindi devono affrontare in India il processo». Immediata la replica del Ministro degli Esteri Staffan De Mistura: «Si tratta di una pericolosa interferenza politica, attraverso parole inopportune e improvvide». La querelle si è chiusa con la presa di coscienza da parte del Ministro indiano, il quale ha rettificato il pensiero di Chandy, dichiarando che: «Sarà il tribunale a decidere come questo stallo possa essere risolto. Inoltre il braccio di ferro non influisce sulle cordiali relazioni tra Italia e India e comunque il governo del Kerala ha giustamente deciso di fermare i due marines».
Salvatore Borruto
