Articolo 18: l’Esecutivo non fa marcia indietro

Mentre il decreto legge sulle liberalizzazioni riceve l’ok della Camera con 365 sì e 61 no e 6 astenuti, il governo, non cambia idea sull’articolo 18 in materia di licenziamenti economici: per questa fattispecie non ci sarà la possibilità di reintegro, ma solo quella di indennizzo (così come previsto nella proposta presentata alle parti sociali). Durante il tavolo con le parti sociali il premier Mario Monti, circa l’argomento, è intervenuto cercando di tranquillizzare gli animi (per quanto si stato possibile): “Sull’articolo 18 abbiamo percepito una diffusa preoccupazione, su cui vorrei rassicurare tutti, che il binario dei licenziamenti economici possa essere abusato con aspetti di discriminazione.

Il governo si impegna affinché questo rischio non si verifichi perché è nostro dovere evitare discriminazioni con un minimo di attenzione alla stesura. Su questo mi impegno”. Lo scontro in ogni caso non si placa: sulla riforma del mercato del lavoro e, in particolare, sulle modifiche all’articolo 18 è caos. Nonostante i 16 giorni di sciopero decisi dalla Cgil, i forti malumori nel Pd e l’avvertimento dell’Idv pronto a ad opporsi drasticamente, Mario Monti e Elsa Fornero non cambiano i loro piani: nessuna retromarcia sull’articolo 18 per quel che riguarda i licenziamenti per motivi economici.

L’unica mossa ancora da perfezionare, riguarda lo strumento con il quale il governo intende procedere: se decreto, disegno di legge o disegno di legge delega. Ciò che risulta palese è che nonostante ci siano stati e continuano ad esserci molti dissensi, l’appoggio al governo non viene meno. Dopo giorni di tira e molla, la questione sull’Articolo 18, per il governo è chiusa.

In definitiva, senza troppi dubbi, l’Articolo 18 dello Statuto dei lavoratori italiano, che riguarda la cosiddetta tutela reale disciplinando il caso di licenziamento illegittimo di un singolo lavoratore, subirà le modifiche progettate. Voce adesso al Parlamento che valuterà la riforma sul mercato del lavoro, nella speranza che venga mantenuto l’impegno preso dal governo circa l’emanazione di una “formulazione per evitare abusi”. I dettagli sull’Articolo 18, verranno discussi nella giornata di oggi direttamente in Cdm.

Annamaria Milici

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