20\03\2012 – Oggi si discute forse in maniera decisiva riguardo la riforma del lavoro e sul particolare nodo che rappresenta l’articolo 18 . La coincidenza ha voluto che in questi giorni ricorresse pure il giorno dell’uccisione di marco Biagi , il professore ucciso della Brigate Rosse , che dieci anni prima si era occupato proprio del diritto del lavoro. Il Presidente del Senato , Schifani , ha tenuto a ricordare il contributo fondamentale che Biagi diede per cambiare le vecchie leggi che regolano il mercato del lavoro cercando un equilibrio tra i diritti dei lavoratori ed una maggiore competitività della produttività. Una triste pagina della storia della Repubblica italiana scritta dal terrorismo che però oggi serve ad elogiare l’operato di un servitore dello stato che aveva in tempi lontani previsto quanto sta accadendo ai giorni nostri. Si intravede infatti nella riforma odierna ,per la quale il governo tecnico sta accellerando i tempi di attuazione,l’impegno di Marco Biagi , un uomo che riuscì a guardare al di là degli steccati ideologici per il bene comune .
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.