Dopo il “Supertuesday” elettorale appena trascorso, la situazione delle primarie repubblicane appare ancora in bilico. Nulla si è deciso definitivamente, e la vittoria di Romney non ha convinto del tutto l’elettorato conservatore Usa. Mitt Romney avanza nel gradimento, e molto probabilmente sarà lui il candidato che sfiderà Obama nella corsa alla Casa Bianca. La vittoria in sei stati su dieci dà una certa tranquillità al candidato dei poteri forti di Wall Street, anche se il colpo di grazia tanto sperato, non è stato dato ai suoi avversari. Scorrendo i dati infatti nello Stato chiave dell’Ohio strappa una vittoria di stretta misura sull’ultraconservatore Rick Santorum, che complessivamente tiene affermandosi a sua volta in tre Stati. Mentre l’ex speaker della Camera, Newt Gingrich, si consola con l’atteso trionfo in Georgia. Tutto questo non fa che portare una certa incertezza per il futuro, che alla fine potrebbe aiutare Obama per la sua rielezione, che appariva quantomeno “difficile” qualche mese fa. Insomma a tre mesi dalla chiusura delle primarie, appare ancora in bilico il risultato finale, come successe alle primarie 2008 vinte da Obama, ma su sponda democratica. Leggendo i risultati, Santorum, “il predestinato” si è aggiudicato un buon numero di delegati per la convention finale, vincendo rispettivamente in: Virginia, Vermont, Idaho, nel suo Massachusetts, dove è stato governatore, e in Alaska. Ma in Ohio (dove in passato tutti i candidati repubblicani diventati presidente degli Stati Uniti hanno sempre vinto) riesce a spuntarla con un solo voto di scarto, al termine di un entusiasmante testa a testa che ha visto l’ex senatore della Pennsylvania Santorum avanti per buona parte dello scrutinio. A differenza sua, l’ultra conservatore Santorum ha tenuto bene vincendo in: North Dakota, Oklahoma e Tennessee, mantenendo intatte le speranze per la vittoria finale. Appare ancora fiducioso Gingrich, anche se le sue possibilità appaiono davvero minime, sarà interessante capire, dopo il suo ritiro, chi appoggerà l’ex speaker della Camera.
Salvatore Borruto