Pare non avere fine il mistero legato alla cooperante italiana Rossella Urru. In un primo momento durante lo scorso fine settimana, pareva che la vicenda si fosse risolta per il meglio con la liberazione dell’italiana. Ma adesso tutto si infittisce di mistero. Secondo Sahara Media e Ani, le due testate mauritane che avevano annunciato sabato scorso la liberazione della cooperante italiana e del poliziotto, i due ostaggi sarebbero ancora nelle mani di Al Qaeda. Inoltre sempre secondo le agenzie di stampa mauritane, la madre del gendarme avrebbe ricevuto una telefonata nella quale si confermava che l’agente si trova ancora nelle mani dei sequestratori. Per adesso la Farnesina non ha fornito ulteriori chiarimenti, gettando pesati ombre sulla sorte dei due ostaggi. La gioia per le voci sulla liberazione ha lasciato presto il passo alla disperazione e l’angoscia dei familiari di Rossella Urru, che rimane ancora nelle mani dei sequestratori. Il mistero rimane molto fitto, e al momento non appaiono novità all’orizzonte. Ricordiamo che la Urru è stata rapita il 23 Ottobre scorso in un campo profughi dell’Algeria meridionale assieme a due colleghi spagnoli. In questa triste attesa, si moltiplicano le azioni di solidarietà verso la famiglia e non solo. Il parroco di Samugheo (paese natale della Urru), don Alessandro Floris, ha annunciato a una radio locale che: «Domani ci sarà una processione con la liberazione al cielo di palloncini colorati e preghiere per Rossella Urru, in occasione della festa della donna, nella speranza di poterla riabbracciare velocemente». Il sindaco Antonello Demelas all’Adnkronos ha spiegato il tragitto della manifestazione: Partendo dalla piazza di Chiesa ognuno con un palloncino colorato in mano, si arriverà a casa di Rossella, dove verranno lasciati salire al cielo i palloncini».
Salvatore Borruto