Sondaggi italiani sulla chiusura delle Province

Il 30% degli italiani è favorevole al mantenimento delle Province, a fronte di un 27% che è invece favorevole alla loro abolizione e un altro 30% che è favorevole a ‘interventi di razionalizzazione’: è quanto emerge da un sondaggio dell’Ipsos presentato oggi nel corso della prima giornata dell’Assemblea nazionale dell’Upi, l’Unione delle Province d’Italia. Secondo lo studio, realizzato ascoltando un panel di 1000 italiani, ammonterebbe al 67% il parere degli intervistati che si dicono favorevoli all’abolizione o a interventi di razionalizzazione delle Province (tra questi anche un 7% che le cancellerebbe solo all’interno di grandi città come Roma e Milano), contro un 28% di contrari. Altro dato esaminato è stato quello relativo all’abolizione della Provincia in cui si vive: a questa domanda, informa l’Ipsos, il campione ha risposto no per il 60% e sì per il 38%. Secondo la ricerca inoltre sarebbe cospicuo il numero dei nostri connazionali secondo i quali ‘non bisogna abolire le Province ma accorpare quelle piu’ piccolé (37%), anche se è ancora alta la percezione di essa come ‘solo un ente amministrativo’ (30%). Grande uniformità di vedute viene espressa invece sui tagli, che l’82% del campione farebbe sul Parlamento, seguito da un 8% sul consiglio provinciale, un 4% su quello regionale e un 2% su quello comunale. In una graduatoria ipotetica sui settori della P.A. italiana, le Province occuperebbero la terza posizione con il 13% dei giudizi, precedute dall’Amministrazione Centrale (60%) e le Regioni (11%). Il Parlamento viene visto poi come l’istituzione di rappresentanza politica più costosa per gli italiani (79%), che precede ampiamente i consigli regionali e quelli provinciali (rispettivamente con il 7 e il 5%). Infine, per quanto concerne il livello di fiducia nelle istituzioni locali, la fotografia dell’Ipos evidenzia un 59% che ne riconosce molta al Comune, allo stesso modo della Regione (52%) e della Provincia (50%).

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About the Author: Giuseppe Dattola