Oltre 350 persone sono rimaste uccise a causa di un rogo divampato all’interno di un carcere in Honduras. Secondo le prime ricostruzioni l’incendio è divampato nella notte, e parecchie persone sono rimaste intossicate dal fumo, finendo asfissiate. Ancora le cause dell’incendio sono sconosciute, e soltanto le indagini porteranno a scoprire qualcosa in più nei prossimi giorni. La struttura, situata a circa 140 chilometri a nord dalla capitale Tegucigalpa, ha una capienza di 450 persone, ed in tutto ospitava 800 detenuti. La strage avvenuta nel carcere del paese sudamericano non ha precedenti nel recente passato dell’America Latina, per numero di persone rimaste uccise. Solamente nel 2004 sempre in Honduras era successa una cosa analoga nel carcere di San Pedro Sula, nel nord del Paese, dove morirono 107 detenuti. Inoltre nel lontano 1986 durante dei disordini, ci furono 250 morti in tre carceri di Lima. Secondo voci non confermate, una rivolta potrebbe essere la causa della tragedia avvenuta nella notte di giovedì nel carcere di Comayagua. Secondo alcune fonti locali infatti nel carcere sarebbero esplosi dei disordini intorno alle 22:50 e l’intervento dei vigili del fuoco sarebbe stato ritardato proprio per motivi di sicurezza.
Salvatore Borruto