Accorato appello dell’ormai ex presidente delle Maldive Mohamed Nasheed. Attraverso l’emittente televisiva Times now, il primo presidente eletto democraticamente da trent’anni a questa parte, si è rivolto alla comunità internazionale, lanciando un appello affinché si eviti il peggio nell’arcipelago. «Salvate il mio paese», è questo l’appello lanciato da Nasheed alle nazioni del mondo. Inoltre si è detto molto preoccupato per la sorte della propria famiglia, rifugiata secondo indiscrezioni in Sri Lanka. Per adesso Nasheed ha precisato che: «Vogliono arrestarmi e la situazione nel paese sta peggiorando», inoltre ha richiamato tutti i suoi sostenitori a mantenere la calma ed evitare di cadere nelle provocazioni e nelle violenze. Inoltre nella giornata di ieri un tribunale di Malè ha spiccato un mandato di arresto nei confronti dell’ex presidente Mohamed Nasheed e dell’ex ministro della Difesa Tholhath Ibrahim Kaleyfaanu. Lo hanno reso noto a tv indiane fonti del Partito democratico delle Maldive (Mdp) dello stesso ex capo dello Stato. L’ex ministro degli Esteri, Ahmed Naseem, ha definito l’iniziativa giudiziaria “illegale”. Per adesso Nasheed, dopo aver partecipato ad una serie di manifestazioni contro il golpe, malmenato dalla polizia, è stato tratto in arresto e subito dopo rilasciato secondo fonti del nuovo governo in carica. Per adesso la polizia ha confermato di avere ricevuto l’ordine di arrestare lui e il suo ex ministro della Difesa, ma il responsabile prende tempo e si rifiuta di applicarlo in attesa di averne verificato la costituzionalità. Sono oltre 200 i suoi sostenitori finiti in manette nelle ultime ore, tra loro anche sei parlamentari. La Farnesina raccomanda cautela a tutti gli italiani in zona, e a quelli che vi si dovranno recare per lavoro o vacanza. Se possibile meglio rinviare la partenza annullandola, vista la situazione di caos che si è venuta a creare nel paese. Epicentro degli scontri lo ricordiamo la capitale Malè, ma anche altre città dell’arcipelago sono in balia degli eventi, come Addu, dove il sindaco ha riferito del completo “venir meno” del rispetto della legge e dell’ordine, dopo una notte di violenze con attacchi alle forze di polizia. Il primo cittadino Abdulla Sodig ha dichiarato a France Presse che: «Non c’è più legge né ordine. Sono completamente venute meno».
Salvatore Borruto