Dopo l’espressione infelice usata dal premier Mario Monti durante il suo intervento alla trasmissione Matrix adesso è Michel Martone, vice-ministro del Lavoro, ad usare una frase poco elegante nella quale definisce “sfigato” (sfortunato/ incapace nella traduzione slang del linguaggio comune) chi non si è ancora laureato all’età di 28 anni. Di certo il signor Martone non ha tenuto in dovuto conto le diverse ed innumerevoli variabili che concorrono alla realizzazione della vita universitaria di un giovane (per esempio le condizioni di economiche, di vita, delle famiglie, la provenienza e tante altre). Anche la ministra Elsa Fornero, titolare del dicastero del Lavoro, ha definito molto infelice la farse del suo vice, seppur minimizzando per un errore in cui a suo avviso potrebbero incappare tutti (ma non è un governo di professori?). Forse la risposta della ministra è troppo semplice . Strano che anche in questa occasione non valgano le regole che riguardano normalmente la tanto invocata buona condotta e l’aplomb dei rappresentanti del paese, i quali dovrebbero ponderare le espressioni da usare in pubblico , cosi come le opposizioni chiedevano, a gran voce, durante lo scorso governo. Anche sta volta due pesi e due misure ? …
