Ieri alle 06.00 del mattino un romano di 26 anni, ha rapito il figlioletto ,dato in affidamento alla compagnia al momento ricoverata in ospedale, da casa della suocera . L’uomo durante la sua fuga ha più volte fatto cadere il piccolo sull’asfalto, tanto da attirare l’attenzione di una guardia penitenziaria, che capita la gravità della situazione ha tentato di far ragionare il giovane. Purtroppo durante la conversazione l’uomo con uno scatto fulmineo ha lanciato il figlioletto dal ponte nelle gelide acque del Tevere. I soccorsi sono stati tempestivi ma il piccolo non si trova e a meno di un miracolo dell’ultima ora la sua sorte sembra purtroppo chiara. Si sono immersi sia i sommozzatori dei vigili del fuoco sia quelli dei carabinieri, ma nulla le acque del Tevere in quel punto sono troppo scure e non si vede nulla. Il padre, anche se questo non è un appellativo che si può adattare ad un essere umano così meschino da scaricare le sue ire su un povero neonato indifeso, ha confessato ai Carabinieri il suo gesto e si è chiuso in un profondo silenzio. Pare che sia stato spinto nella sua lucida follia dai continui litigi per l’affido del bimbo con la compagna. In ogni caso le ricerche non si fermano ,la speranza è l’ultima a morire .
Fabrizio Pace