Dopo tassisti e autotrasportatori ora protesta la categoria dei pescatori. Nel piazzale antistante Montecitorio si sono dati appuntamento molti pescatori per protestare contro il rincaro del gasolio e alcuni adempimenti del Regolamento comunitario sui controlli, (quello sulla licenza a punti entrata in vigore nel 2012) che comportano solo spese per il settore ittico già in crisi. Le proteste sono cominciate nella normalità di una tranquilla manifestazione di piazza con slogan e striscioni. La situazione è purtroppo degenerata con lancio di bombe carta , fumogeni e petardi contro il “palazzo” e le forze dell’ordine che hanno dovuto reagire per arginare una protesta divenuta violenta. Il bilancio è di 5 feriti ed diversi contusi subito soccorsi e portati in ospedale. La polizia sta visionando le telecamere di sorveglianza ed avrebbe già individuato diversi facinorosi che rischiano la denuncia per aggressione e quanto altro. La stessa Fedecoopesca per bocca del suo presidente, Massimo Coccia, ha preso le distanze per i toni violenti assunti da una manifestazione pacifica ( iniziata col blocco delle imbarcazioni da pesca in mare in diversi porti italiani del Tirreno che dell ‘Adriatico) che voleva indurre all’ascolto dei problemi ed al dialogo per risolverli. Gli scontri di piazza delle diverse categorie sono il termometro del clima che si sta creando nel nostro paese. La gente è esasperata della tassazione diretta ed indiretta sarebbe ora che il governo Monti ne prendesse atto.
fmp