Con soli 11 voti di differenza la Camera dei Deputati si esprime contro l’arresto del parlamentare campano Cosentino. In aula determinante la volontà dei radicali, mentre la Lega Nord appare seriamente divisa, ben 18 gli astenuti. A fine scrutinio si sono sprecati i commenti pro e contro questo risultato, il diretto interessato si dice vittima di una persecuzione giudiziaria e promette battaglia in tribunale poiché questa vicenda gli ha compromesso anche la carriera politica (sono infatti successive alla decisione della Camera le dimissioni da coordinatore del Pdl in Campania). Berlusconi commenta l’accaduto e risulta compiaciuto del risultato in quanto Cosentino affronterà il suo processo da uomo libero. Bossi che invece non ha votato, è rimasto turbato che buona parte della lega ha invece votato per l’arresto del parlamentare. Casini e Di Pietro invece parlano di grossolano errore politico ma rispettano la volontà dell’assemblea. Si comincia a chiudere uno dei capitoli della politica italiana che era stato una spina nel fianco dello scorso governo Berlusconi.