E’ nuovamente allarme nomadi in città

La crisi economica che stiamo cercando di superare sottopone i più disagiati a pressioni maggiori che spiegano l’aumento di “furtarelli” da parte di cittadini stranieri e italiani che privi di lavoro devono “tirare a campare” . Coloro che invece non hanno bisogno di “alibi” per continuare nel loro stile di vita parassitario sono i nomadi presenti nella nostra città. Nella maggior parte dei casi inoccupati o delinquenti passano le giornate tra l’elemosina ai semafori e le ronde per cercare di rubare uno scooter piuttosto che un’automobile. La loro voglia di integrarsi è pari alla loro voglia di lavorare che è praticamente inesistente. Preferiscono ovviamente sfruttare i loro bambini o le loro donne in stato interessante per elemosinare ai semafori , mettendo a rischio non solo le loro vite ma quelle degli automobilisti e motociclisti che spesso li devono evitare vedendoseli di fronte all’ultimo secondo . Per non parlare del rischio salutare a cui sono espongono i loro sottoposti quando li costringono a sostare per lunghi periodi ai semafori ed a respirare quanto fuoriesce dagli scarichi dei veicoli. Altro discorso, molto diverso dall’accattonaggio è invece la loro attività che li sostenta attraverso i furti . Sempre servendosi di minorenni (poiché difficilmente perseguibili in maniera severa dalla legge) rubano moto ed auto non più , come un tempo , per smontarle e rivenderne i pezzi ma solo ed esclusivamente per chiedere un riscatto al malcapitato. Quanto entra nelle loro tasche è difficilmente quantificabile poiché essendo un’attività illegale nessuna delle due parti in causa ha interesse che si sappia. Un problema anche più serio è vissuto da coloro invece che abitano negli stessi quartieri dei nomadi. Sporcizia e degrado urbano la fanno da padrone , aggirarsi per le vie di Ciaccarello è rischioso e ci si sente come se non si camminasse nella propria città , quasi come ospiti sgraditi in un territorio straniero. L’amministrazione comunale ha già agito in passato per risolvere la situazione ROM in città. Come tutti possono bene ricordare non esiste più il campo nomadi sotto l’ospedale Morelli . Una zona che pian piano sta venendo riqualificata e della quale i cittadini reggini si sono riappropriati. Ma come risolvere il problema definitivamente? Forse si dovrebbe agire a livelle nazionale poiché i vari campi sono sempre in contatto fra loro anzi spesso danno rifugio ai delinquenti in fuga. Il nuovo governo Monti potrebbe cercare di affrontare il problema? Qualche milione di ROM presenti sul nostro territorio (solo una piccola parte pochi sono censiti) non pagano tasse , non pagano assicurazione o bollo e vivono sulle spalle degli onesti cittadini italiani e non. Dato che invogliarli non basta, si può trovare un modo per costringerli a rispettare le regole di una vita sociale civile , senza relegarli ai margini della società? Una cosa è certa i cittadini italiani e nello specifico i reggini avranno, causa questa forte crisi economica, una pazienza molto più limitata nei confronti di coloro che vivono “sulle spalle degli altri” a “sbafo di leggi e regole”. Tutto ciò danneggia fortemente quei pochi elementi che di tanto in tanto si riescono ad integrare perfettamente.

fmp

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.